L’aumento dei contagi ha costretto il Ministero della Salute a vagliare una nuova ordinanza che dispone l’obbligo delle mascherine dalle 18 alle 6 del mattino. Una disposizione che dal 17 agosto viaggia di pari passo con la chiusura delle discoteche e l’obbligo di tampone per chi torna dalla Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Così, da questo momento coloro che verranno trovati senza mascherine nei tempi e casi previsti, dovranno pagare sanzioni davvero salate.
L’ansia scaturita dalla ripresa dei contagi ed il timore di un nuovo lockdown magari col favore dell’autunno, getta di nuovo il Paese nello sconforto dei mesi precedenti. Secondo le nuove disposizioni per le Regioni non è prevista alcuna deroga in materia di mascherine neanche a fronte di casi bassissimi. I trasgressori della norma sui dispositivi sanitari di sicurezza incorreranno in sanzioni pesanti, dai 400 ai 3000 euro.
Dov’è fatto obbligo di indossare la mascherina?
A partire dal 17 agosto il Governo ha disposto l’obbligo della mascherina all’aperto, sull’intero territorio nazionale dalle ore 18 alle 6 del mattino. In particolar modo l’ordinanza specifica che i luoghi all’aperto sono tutti quelli dove è possibile che si creino assembramenti. È il caso dei lungomari, piazze, slarghi e vie dove si dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina. Permane l’uso coercitivo del dispositivo nei luoghi chiusi ed aperti al pubblico. Ciò è contemplato soprattutto negli spazi comuni di locali quali i ristoranti, gli hotel, i parrucchieri ed estetisti, le palestre, i cinema.
Ad esempio nei ristoranti è obbligatorio indossare la mascherina durante tutto il tempo in cui non si è seduti al tavolo. Per lo stesso principio al cinema la si porterà lungo il tragitto che conduce alle poltrone della sala di proiezione. Anche in palestra vale la regola che si debba indossare negli spazi comuni (spogliatoi, bagni, corridoi d’ingresso) ma non durante l’attivi fisica. Ciò che ci auguriamo è che la richiesta di ulteriori accortezze allontani seriamente il rischio di un nuovo lockdown a cui il Paese non sopravviverebbe.