In questo periodo di lockdown che ci siamo appena lasciati alle spalle, il blocco totale della macchina produttiva della nostra penisola ha messo a dura prova le piccole e medie realtà, le quali hanno visto completamente azzerata la propria prima fonte di reddito, ovviamente stiamo parlando del lavoro.
Questo ha messo luce, nonostante gli aiuti che lo stato si è impegnato ad offrire giustamente ai proprio contribuenti, come avere dei risparmi da parte sia essenziale non solo per investirli magari per togliersi qualche sfizio in famiglia o per latro, ma anche in situazioni di emergenza come quella che l’Italia ha appena attraversato.
Ovviamente viene spontaneo porsi la domanda in merito a quanto dovrebbero ammontare i risparmi da mettere da parte se possibile durante il mese, eccovi qui la risposta che cercate.
Quanto mettere via come risparmi
Basandoci sul classico iter 50/30/20 possiamo facilmente come quanto fatturato vada diviso in un 50% per le spese essenziali, come cibo e utenze, il 30% riservato invece alle spese discrezionali e infine il 20% da riservare come risparmi.
La regola sopracitata è merito di Elizabeth Warren, insegnante universitaria di diritto fallimentare.
Ovviamente serve tener conto che risparmiare non sempre è una cosa semplice, infatti alle volte a fine mese non sempre è possibile mettere da parte il 20%, il quale deve essere visto come un traguardo da raggiungere ma non immediatamente.
Facciamo un esempio, in caso di percepiate uno stipendio lordo di 1800€ al netto delle tasse avrete in tasca circa 1300€, questo vorrà dire che mettendo da parte avrete ogni mese 260€ da sistemare in cassa forte su qualche carta credito magari.
Facendo due piccoli conti, con questo ritmo e questa percentuale in circa 40 anni metterete da parte ben 25 volte il fatturato totale annuo.