La nostra società probabilmente abbandonerà alcune azioni quotidiane come l’uso dei contanti nei pagamenti o l’uso di documenti per l’identificazione grazie a dei microchip sottocutanei. La sperimentazione è partita in Svezia già da diversi mesi, poiché proprio il paese scandinavo è in prima fila nel voler abbandonare l’uso del denaro contante.
L’impianto viene innestato a pochi millimetri sotto la superficie della pelle e per ora in Svezia sta andando a gonfie vele. Nel paese oltre l’80% dei negozi della capitale accettano solo pagamenti tracciabili con carta di credito, mentre taxi, mercati comunali e alcuni chioschi ambulanti per le strade di Stoccolma accettano altresì questo nuovo sistema di pagamento.
Microchip sottocutanei per i pagamenti: la prossima rivoluzione
Gli svedesi sembrano accettare di buon grado un sistema controllabile con facilità tramite un’applicazione sullo smartphone, e se tale entrerà massivamente nella cultura scandinava manderebbe in pensione l’uso di carte e documenti di ogni tipo. Il chip è di tipo RFID, ovvero Radio Frequency IDentification, e può contenere le informazioni personali del proprietario dell’impianto al fine di identificarlo in caso di necessità.
In questo modo, chi ne installa uno non avrebbe nemmeno bisogno di girare con i documenti di riconoscimento, poiché questi strumenti emettono radiofrequenze in grado di essere riconosciute da altri dispositivi. Inoltre, si potrebbe entrare in ufficio o in qualsiasi altro luogo senza avere bisogno di chiavi o tessere, così come si possono prendere i mezzi senza biglietto.
Ma c’è già chi è preoccupato di fenomeni come il bio hacking, e infatti il lavoro di molte aziende nel settore verte sui materiali utilizzati e i livelli di protezione dei dati. Come rilevano alcuni, “serve un quadro normativo intorno a questa tecnologia perché in questo momento lavoriamo in una zona grigia legale che va sì bene per lo sviluppo, ma poi entra nel corpo delle persone e ci rimane, quindi dobbiamo assumerci questa responsabilità.”
Inoltre ci sono persone che sollevano dubbi sulla propria privacy, preoccupate che possano essere tracciate. Tuttavia gli imprenditori del settore sostengono che il chip ha bisogno di essere molto vicino alla fonte di controllo per funzionare non emettendo onde a lunghe distanze.
Chiudiamo infine con la telefonia mobile, perché allo studio c’è la miniaturizzazione delle funzioni di uno smartphone così da poter essere inserito sotto pelle. Ma già si parla di un livello tecnologico ben più futuristico dell’attuale.