Per lungo tempo abbiamo sperato e creduto di poter finalmente riuscire ad evitare il pagamento di bollo auto e canone Rai, due tasse ritenute da molti di noi inutili ed in alcuni casi addirittura illegittime. La notizia circolata in rete nel corso degli ultimi mesi, tuttavia, si è rivelata essere completamente falsa, cerchiamo di capire il perché non poteva essere attuata.
Il bollo auto è l’imposta sul possesso di un mezzo, viene corrisposta annualmente alle Regioni di residenza, e la cifra varia in relazione alla potenza dello stesso; a conti fatti, la sola riscossione della suddetta porta un guadagno allo Stato di 6 miliardi di euro l’anno.
Il canone Rai, invece, nasce come tassa di possesso di una apparecchiatura televisiva, richiede il versamento di 100 euro circa l’anno (viene rateizzata nelle bollette dell’energia elettrica), tutti la devono pagare, a meno che non dichiarino redditi per meno di 7000 euro o comunque non siano over 75. Il gettito fiscale garantito annualmente risulta essere pari a 1,5 miliardi di euro.
Bollo auto e Canone Rai: l’abolizione non s’ha da fare
Il totale di 7,5 miliardi di euro l’anno fa sicuramente gola ad uno Stato che, al giorno d’oggi almeno, si trova in una situazione economica tutt’altro che favorevole. Come ben saprete ormai, il debito pubblico è in continuo aumento, il rischio di incappare in multe da parte dell’Unione Europea è davvero elevato e, se la situazione non dovesse migliorare, si nasconde sempre alle spalle la possibilità di un aumento effettivo dell’IVA (portandola quindi al 23%).
Tutto questo non ha fatto altro che confermare l’idea di una impossibile abolizione delle tasse Canone Rai e bollo auto.