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Negli scorsi è venuta fuori la notizia che l’Unione Europea vorrebbe cercare di obbligare i produttori di smartphone di adottare un caricabatteria universale. A dire il vero all’inizio si pensava che volesse obbligare a far adottare una porta uguale per putti, USB-C verosimilmente, ma era una notizia in parte sbagliata. In ogni caso, il discorso è sempre lo stesso. L’UE vorrebbe ridurre gli sprechi che si creano a causa de diversi standard utilizzati così come ridurre lo spreco e l’inquinamento.

Apple la pensa in un altro modo. Apparentemente secondo il colosso, cercare di far adottare a tutti lo stesso caricabatterie non farà altro che andare dalla parte opposta in termini di benefici per l’utente finale. Se da un lato ci sarà più comodità di utilizzo, dall’altra c’è un discorso legato all’innovazione tecnologica.

 

L’Unione Europea, Apple e i caricabatterie

Secondo la teoria del produttore statunitense, andando ad obbligare uno standard unico alle varie società, ci sarà meno voglia di investire nella ricerca e sviluppo. In aggiunta a questo punto, secondo loro passare forzatamente a un caricabatteria unico si andranno a creare rifiuti elettronici e non. In sostanza, neanche a dirlo, Apple boccia completamente l’idea dell’Unione Europea.

A supporto di questo Apple ha portato uno studio. Secondo tale ricerca, apparentemente  la legge andrà a costare ai consumatori 1,5 miliardi di euro mentre in termini ambientali il beneficio sarà di appena 13 milioni di euro. In Europa quasi la metà delle famiglie usa caricabatterie differenti a secondo del prodotto e, sempre secondo il suddetto studio, meno dell’1% di quest’ultimi ha riscontrato problemi in merito.

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