Se pensate che l’attivazione delle reti 5G rappresenterà il passo verso il futuro, sappiate di avere ragione a metà.
Perché è vero che, per caratteristiche e funzionalità intrinseche, la connessione 5G costituirà un grandissimo supporto per le nuove tecnologie. Basterebbe pensare alla base che fornirebbe per l’innesco di altre features del tutto innovative, come l’Internet of Things o il supporto per la realtà aumentata durante eventi, spettacoli e programmi tv (vedi cos’è avvenuto grazie a Vodafone durante questo X Factor 13).
Eppure non si può dire al tempo stesso che sarà il passo definitivo verso il futuro della tecnologia. Voi direte, non ce ne sarà mai uno che si possa definire tale, vista la continua evoluzione degli strumenti e della scienza. Giusto anche questo, ma in realtà si possono distinguere una serie di caratteristiche che consentiranno davvero quel salto nel futuro delle telecomunicazioni. E queste saranno tutte implementate nel 6G.
5G già alle spalle, si guarda al futuro: i ricercatori cominciano a lavorare sulle fondamenta del 6G
È notizia di appena qualche giorno fa che si è creato il primo ricevitore per le radiofrequenze a terahertz. A procedere in tal senso è stato un team di studiosi dell’Università giapponese di Osaka.
La notizia è strabiliante, in quanto i terahertz corrisponderebbero alla frequenza su cui andrà a viaggiare l’informazione nell’universo 6G. Raggiungendo, naturalmente, una velocità, un’affidabilità e un’efficienza mai toccate fino ad ora.
Altre news arrivano da centri di ricerca cinesi e finlandesi, e Mika Rantakokko, fra i ricercatori a capo degli studi nell’Università finlandese di Oulu ha già tenuto una conferenza su quali siano le prospettive per la connessione 6G. Una connessione in cui per la prima volta si coniugheranno reale e virtuale in un’esperienza di vita totalizzante, che andrà a permeare la quotidianità che viviamo.
Il futuro è solo a un passo da noi. Basta saper attendere.