Xiaomi Mi 8 Explorer Edition è l’ennesimo clone di iPhone X, sebbene alcuni potrebbero sostenere sia migliore del modello di Cupertino. Ma Mi 8 EE si distingue dalla concorrenza per la presenza di alcune caratteristiche interessanti quali la back cover trasparente, che – stando a quanto affermato dall’azienda – mostrerebbe tutte le componenti interne.

Ma c’è un problema: quelle mostrate non sono le componenti reali che gestiscono il telefono, ma semplicemente un circuito inerte che è lì per un mero fattore estetico, e copre i circuiti reali nascosti al di sotto. In altre parole, Xiaomi ha puntato sull’estetica, e non sulla sostanza; il tutto senza aumentare lo spessore rispetto a Mi 8 Standard. Ma quello che noi ci chiediamo è perchè Xiaomi non punti di più sulla esperienza dell’utente, magari inserendo un jack per le cuffie da 3,5mm, o ottimizzando MIUI 10 per i device con notch. Insomma, copiare meno Apple e ritornare ad essere la Xiaomi che innova e realizza device con una propria personalità.

 

Xiaomi Mi 8 Explorer Edition è un flop?

Xiaomi ha dichiarato a maggio quando ha annunciato l’edizione Explorer che i circuiti mostrati sotto il retro trasparente sono “reali”. Tuttavia, Xiaomi ha giocato sul significato stesso di reale, nel senso che il circuito “esiste” e non è un adesivo, un ologramma o un altro facsimile di un circuito stampato. Ecco un’immagine del circuito finto sotto il retro trasparente di Xiaomi Mi 8 Explorer Edition:

Noterai immediatamente che tutto è molto ben organizzato, sebbene manchi il pad BGA – e quindi questi “componenti” non possono interagire l’uno con l’altro elettronicamente.

Quindi sì, il circuito è “reale”, ma non funzionante.

Ad essere sinceri, siamo profondamente delusi che Xiaomi abbia difeso la caratteristica distintiva di Xiaomi Mi 8 Explorer Edition come “vera” quando, in realtà, non è un falso.

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