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Gli smartphone Android stanno subendo una rapida evoluzione e Google è il primo che sta rivoluzionando i propri telefoni, procedendo pian piano verso la completa eliminazione del pulsante di accensione dagli smartphone.

Tra gli smartphone Android, i dispositivi Google Nexus con sistema operativo Android 5.0 Lollipop sono caratterizzati dall’assenza di un pulsante di alimentazione. Il Nexus 9 si riattiva con un tocco del dito sul display, mentre il Nexus 6 utilizza la modalità ambiente per riattivare lo schermo quando si prende in mano. Inoltre c’è la mancanza totale di impostazioni quando si preme a lungo il pulsante di accensione. A quanto pare  Google sta cercando di dare sempre minore importanza al pulsante di alimentazione, probabilmente in vista della sua totale eliminazione dai prossimi smartphone.

Chi non è abituato alla cosa, potrebbe trovarla  scomoda ma in realtà i nuovi smartphone Android potrebbero funzionare benissimo anche senza pulsante di accensione, grazie alle ultime modifiche al modo in cui funziona il sistema operativo Android.

Come potrebbero funzionare gli smartphone Android senza pulsante di accensione

La cosa che più sembra complicata senza un pulsante di accensione è la riattivazione di uno smartphone Android ma in realtà sono diverse le soluzioni esistenti. Google sta già sperimentando la riattivazione tramite tocco e il rilevamento tramite accelerometro (funzione ambiente), due sistemi che funzionano abbastanza bene. Anche LG utilizza una particolare riattivazione dello schermo tramite il sistema Knock Code. Il touchscreen o l’accelerometro possono essere utilizzati per rilevare le interazioni, rendendo quindi superfluo un pulsante di accensione. HTC invece permette di sbloccare l’HTC One M8 e accedere subito ad alcune funzioni scorrendo col dito sullo schermo, nelle varie direzioni. Motorola invece permette di riattivare lo schermo automaticamente ogni volta che si prende il telefono in mano. Il sistema Moto Actions sfrutta i sensori IR per rilevare il movimento e svegliare in telefono all’occorrenza.

Per quanto riguarda invece lo spegnimento del telefono senza l’utilizzo di un pulsante di accensione, LG ha già una funzionalità denominata knock code che consente di svegliare il telefono con una serie di tocchi sullo schermo, ma include anche la possibilità di spegnere lo schermo toccando due volte in qualsiasi punto vuoto. L’LG G2 e G3 sono infatti degli smartphone Android molto interessanti per un telefono senza un pulsante di accensione. Entrambi questi dispositivi hanno un pulsante posteriore che è inaccessibile quando il telefono si posa su una superficie, per cui LG si è vista costretta a trovare una soluzione alternativa. Samsung ha cercato di utilizzare il monitoraggio del volto negli ultimi anni per spegnere lo schermo all’occorrenza ma non ha mai funzionato molto bene. Motorola sta facendo la stessa cosa sul nuovo Moto X, e funziona un po’ meglio anche se non si può di certo utilizzare questo sistema in una stanza buia. Il miglior smartphone in grado di rilevare i volti in maniera ineccepibile è invece l’Amazon Fire Phone.

Ma il pulsante di accensione viene utilizzato anche quando uno smartphone Android si blocca o bisogna accedere alla modalità di recupero. Questo problema si potrebbe comunque aggirare usando il tasto del volume come un pulsante di accensione o tramite un piccolo tasto RESET simile ad uno slot per SIM.

E voi pensate che i prossimi smartphone Android saranno senza pulsante di accensione?

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