Tesla richiama i suoi veicoli per delle scritte presenti sul cruscotto

Non molto tempo fa Tesla si è ritrovata coinvolta in un richiamo. In quest’ultimo oltre 2.193.869 veicoli elettrici, incluso il nuovo Cybertruck, hanno ricevuto un aggiornamento per il ridimensionamento dei caratteri sul cruscotto.

Tutto nasce per colpa di un rapporto di sicurezza pubblicato dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA). Come da regolamento, le spie presenti sul cruscotto (freno, parcheggio e ABS) dovrebbero misurare almeno 1/8 di pollice (3 millimetri), mentre su alcuni modelli di automobili marchiati Tesla, le dimensioni dei segnali sono inferiori rispetto ai requisiti della Federal Motor Vehicle Standard. In tema di sicurezza nella sezione (FMVSS) numero 105 (sistemi frenanti idraulici ed elettrici) e 135 (sistemi frenanti per veicoli leggeri), viene affermato che: dimensioni inferiori delle spie luminose potrebbe limitare la visibilità delle spie per il conducente, aumentando il rischio di collisioni.

Si è scoperta la presenza di questo problema durante i test di routine su una Model Y 2023 l’8 gennaio. A seguire di alcune dettagliate indagini, sono state rinvenute da Tesla ben tre richieste di garanzia risalenti al 24 gennaio. E’ stato quasi automatico il rilascio del richiamo, fortunatamente ad oggi nessuno ha subito incidenti a causa di questa mancanza.

 

Tesla: come e per quale veicolo è stato rilasciato l’aggiornamento

Per il rilascio di questo aggiornamento Tesla ha richiamato le unità: Model S 2012-2023, Model X 2016-2014, Model 3 2017-2023, Model Y 2019-2024 e Cybertruck 2024. Appena uscito e già alcuni problemi vengono riscontrati su Cybertruck, fortunatamente si tratta ancora del primo richiamo dopo l’uscita da parte dell’azienda di Elon.

Come affermato prima, Tesla non ha fatto passare molto tempo per il rilascio del software con la versione 2023.44.30.13. L’installazione di quest’ultimo è gratuito e per scaricarlo si deve procedere tramite un aggiornamento over-the-air (OTA). Rispetto ai precedenti richiami, l’azienda di Musk non prevede rimborso in quanto “non è prevista alcuna riparazione a pagamento relativa alla condizione sottostante”, proprio data l’esiguità della problematica.

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