Google, la sua IA Bard apprende dai dati sul web

Recentemente sono state apportate delle nuove notifiche da parte di Google al progetto riguardante i regolamenti sulla privacy. A quanto pare i dati che l’azienda raccoglierebbe potrebbero essere utilizzati per addestrare i servizi di intelligenza artificiale a sua disposizione, tra i quali figura ovviamente anche Bard.

Google raccoglie i vostri dati per addestrare le sue intelligenze artificiali tra cui anche Bard

Quando si parla di dati raccolti, Google vuole intendere soprattutto quelli di dominio pubblico, come ad esempio le informazioni raccolte in un post di Facebook o magari su altre piattaforme che tutti possono utilizzare. Questa modifica è diventata effettiva dall’1 luglio.

Il tutto è descritto perfettamente all’interno di un estratto raccolto proprio dalle parole di Google:

Ad esempio, potremmo raccogliere informazioni pubblicamente disponibili online o da altre fonti pubbliche per contribuire all’addestramento dei modelli di AIdi Google e alla creazione di prodotti e funzionalità quali Google Traduttore, Bard e funzionalità AI Cloud. Oppure, se le informazioni della tua attività vengono visualizzate su un sito web, potremmo indicizzarle e visualizzarle sui servizi Google.”

L’azienda ha provveduto a sostituire alcune parole chiave all’interno del suo regolamento per la privacy, come “modelli linguistici” con “modelli di AI“. Non sembra esserci peraltro all’interno del regolamento nuovo alcuna menzione in merito all’eventualità che i contenuti disponibili pubblicamente possono essere protette da copyright. Sono diversi i siti che impiegano le loro strategie per impedire tutto ciò.

Ci saranno comunque dei nuovi aggiornamenti durante le prossime settimane, siccome potrebbe intervenire anche qualche autorità per regolare al meglio la situazione.

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