Uno dei fenomeni più belli che il nostro pianeta ha da offrirci, in gentile (ma non troppo) collaborazione con il Sole, è senza alcun dubbio l’aurora boreale, un fenomeno luminoso che produce nel cielo delle scie luminose che seguono l’andamento dell’aria creando striature in grado di far innamorare chi guarda.

Il fenomeno ha una spiegazione scientifica ovviamente, nel momento in cui sono presenti molte macchie solari sulla superficie del Sole, poco dopo si verifica quella che viene definita eiezione di massa coronale composta da particelle ad alta energia che viaggiano nello spazio formando il vento solare. Questo si muove attraverso lo spazio interplanetario (e quindi verso la Terra, che può raggiungere in 50 ore) con delle velocità tipicamente comprese tra i 400 e gli 800 km/s, questo materiale è in grado di penetrare la magnetosfera terrestre arrivando fino alla ionosfera dove deposita grandi quantità di protoni ed elettroni, i quali colpendo gli elettroni di valenza dei gas neutri presenti li eccitano facendoli saltare ad un livello energetico superiore, questi però tornando allo stato a più bassa energia emettono un fotone che appunto compone la luce visibile e le aurore boreali.

 

L’aurora del 17 Agosto

Le foto sono merito del cosmonauta Bob Hines, che ha ripreso l’evento il 17 Agosto arrivato a seguito di un’esplosione solare, la quale ha inondato il nostro pianeta di particelle carica tanto da scatenare una tempesta di grado G2, la quale non è passata inosservata agli occhi dell’astronauta che ha colto l’occasione per scattare le foto e pubblicarle sul proprio profilo Twitter.

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