Le alte temperature stanno provocando non pochi danni in tutta Italia. A partire dai pascoli che sono sempre più aridi e le pozze per abbeverare gli animali che pian piano si stanno asciugando per via della mancanza di pioggia e del caldo asfissiante. Anche i laghi e i fiumi ci stanno rimettendo, perché la loro quantità è in calo continuo. Rimarrà qualcosa della nostra esistenza? Siamo forse destinati ad estinguerci per via della siccità? Nostradamus parlò chiaro ai tempi, speriamo solo non si avverino le sue profezie.
Siccità: siamo prossimi all’estinzione? La situazione non è delle migliori
L’Italia è ai limiti della resistenza: il lago di Bracciano è calato di 36 centimetri rispetto allo scorso anno, quello di Nemi di 96, mentre il lago di Turano è sceso di un centimetro al giorno. Tra i fiumi invece, Aniene, Liri e Sacco sono già ai minimi dal 2017. Sorte diversa per il Tevere: i suoi livelli sono tornati in linea con gli anni scorsi.
L’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche ha fatto luce anche sulle riserve d’acqua sotterranea del Centro-Nord Italia. Il fiume Po sta toccando 113,7 metri cubi al secondo (nonché 123 metri cubi al secondo in meno rispetto al precedente minimo storico) mentre a Pontelagoscuro, vi è circa il 10% della portata media ed il 75% in meno della portata limite per l’intrusione del cuneo salino.
Anche in Veneto, sulle Dolomiti, sull’Altopiano di Asiago e sui Monti Lessini negli alpeggi la situazione è disastrosa: in diverse zone si sta procedendo con anticipo con il secondo taglio di fieno, per salvare il 40% del foraggio rimasto.
Nostradamus parlava della scomparsa dell’arcobaleno per 40 anni consecutivi e dell’arrivo della terra arida.