Il nuovissimo telescopio spaziale James Webb ha iniziato ad essere operativo da poco, il nuovo strumento costato dieci miliardi di dollari ha infatti dispiegato gli specchi e completato le operazioni preliminari l’11 Luglio, giorno in cui il Presidente USA Joe Biden ha presentato al mondo la prima foto scattata con il nuovo strumento.

Ovviamente quest’ultimo ha rappresentato un passo in avanti incredibile per l’umanità nel campo dell’osservazione stellare, grazie ai suoi incredibili specchi in grado di vedere nell’infrarosso e di captare una luce talmente flebile da risultare in una potenza di un fotone al secondo, dettaglio che denota una differenza di sensibilità rispetto ad Hubble evidente e senza precedenti.

 

Il meteorite ed il danno

Tra il 22 e il 24 maggio il telescopio spaziale è stato colpito da un micrometeorite, evento che gli scienziati avevano pronosticato ma che si è presentato con più potenza del previsto, ha infatti danneggiato in modo non trascurabile le specchio primario, nel dettaglio il segmento C3.

Il colpo subito dallo specchio nel segmento C3 ha ridotto le prestazioni complessive dello strumento senza però abbassarle esageratamente, rimangono infatti ancora sopra le aspettative degli scienziati, che pur aspettandosi tale evenienza, non avevano immaginato un colpo del genere nei loro modelli predittivi sperimentati.

Stando a quanto dichiarato dal team che si trovava dietro il commissionamento di JWST l’impatto “ha superato le aspettative di danno pre-lancio per un singolo micrometeoroide, aprendo a ulteriori indagini e modelli da parte del Progetto JWST. Il Progetto sta lavorando attivamente su questo problema per garantire una missione scientifica lunga e produttiva con JWST”.

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