IPTV: la Guardia di Finanza oscura 60 siti e blocca 18 canali Telegram

Durante le ultime azioni condotte dalla Guardia di Finanza di Gorizia, sono stati chiusi 58 siti web e 18 canali Telegram. Le persone entrate in arresto rischiano ora addirittura tre anni di prigione. L’operazione Evil Web ha messo dunque in ginocchio l’IPTV e la pirateria in generale.

L’uso illegale delle IPTV, come molti pensano, fornisce in maniera illecita partite, film e molti altri contenuti protetti da diritti d’autore. In questo caso però si rischia davvero tanto. Il capo dell’organizzazione, che si faceva chiamare Diabolik, E sotto accusa per aver fornito in maniera illegale l’accesso a tutti i contenuti multimediali suddetti.

Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.

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IPTV: adesso tutti quelli che sono stati beccati sono nei guai fino al collo

In questo caso i rischi sono davvero alti, visto che le pene per i quattro esperti informatici fermati dal nucleo di polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, possono pagare con tre anni di reclusione e 25.000 € di multa cadauno.

“L’illecita attività – dichiara la Guardia di finanza in un comunicato ufficiale – fa riferimento alla moderna metodologia di distribuzione di vari contenuti multimediali, la cosiddetta Iptv (Internet Protocol Television), attraverso cui i “pirati del web” acquisiscono e ricodificano tutti i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli sulla rete internet, sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito ed un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete”.

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