Wearable: gli smartwatch potrebbero essere la soluzione al Covid-19

Il Covid-19 ha colpito il mondo intero senza alcuna pietà, portando addirittura migliaia di persone alla morte. Anche se oggigiorno la situazione sembra essersi leggermente placata, non va esclusa la possibilità di un suo ritorno. Per tale ragione si sta prendendo in considerazione l’idea di utilizzare la tecnologia per combattere il pericoloso virus. Ora, grazie ai nostri smartphone e all’aiuto di Google ed Apple possiamo infatti servirci delle notifiche di esposizione, ma il Bluetooth SIG sta ancora analizzando un modo per usare anche i dispositivi wearable, come smartwatch e smartband.

Wearable: la soluzione ai problemi attuali

Durante l’emergenza Coronavirus nasceva l’app Immuni, con lo scopo di limitare al massimo ogni tipo di diffusione del virus. Ciononostante, non essendo obbligatoria, molti utenti hanno rifiutato l’ipotesi dell’upload dell’app. Questa, grazie al Bluetooth, è in grado di segnalarci se siamo stati a contatto per svariato tempo con un soggetto che si è rivelato essere poi positivo al virus. Ad ogni modo, l’applicazione ha dato il suo piccolo grande contributo. Pertanto, perché non utilizzare la stessa idea ma su un supporto differente?

La Bluetooth SIG, nota organizzazione che sovrintende lo sviluppo degli standard Bluetooth, sta difatti per lanciare un nuovo progetto che consentirebbe ai dispositivi indossabili di funzionare insieme agli smartphone per aumentare l’utilizzo del ENS (Exposure Notification System). L’organizzazione ha più volte dichiarato che potrebbero essere messe in vendita delle apposite smartband particolarmente economiche in grado di svolgere questo genere di compito. In tal modo vi sarà una maggiore probabilità che il progetto venga adottato da un numero ben più ampio di persone.

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