Cerberus è un’app amica della sicurezza. Ma può controvertire le sue funzioni permettendo di spiare chat, posizione e chiamate in qualsiasi momento.
Ormai è abbastanza chiaro che una violazione della privacy, secondo quanto stabilito del nuovo GDPR, rappresenta un atto grave. Vietato spiare. Lo sappiamo tutti. Ma c’è un caso in cui tenere sotto controllo un dispositivo elettronico è essenziale per garantire la sicurezza di un minore. In tali casi soluzioni come Cerberus sono da ritenersi essenziali. Scopriamo come usarlo a nostro vantaggio.
Cerberus usato per spiare gli smartphone altrui
Genitori preoccupati potrebbero trovare momenti di serenità con in mano adeguate app di controllo. Conoscere chiamate, messaggi e posizione è rincuorante per il il benessere personale e quello del proprio figlio o della propria figlia. Si possono proteggere a distanza.
Esiste una applicazione per effettuare il monitoraggio attivo. Si chiama appunto Cerberus ed è l’app che tutto vede. Una volta installata agisce sul dispositivo in maniera del tutto discreta. Prevede tantissime funzionalità utili come la geolocalizzazione tramite GPS e la registrazione dei dati chiamate/SMS. Oltre questo consente di ottenere l’audio remoto in diretta senza lasciare traccia. Acquisisce anche screenshot, il tutto senza fare sospettare nulla al proprietario del telefono. Una suite di controllo che opera quindi a 360 gradi.
Purtroppo l’app NON è gratuita. Si possono sperimentare le funzionalità complete per una intera settimana dopodiché si deve associare un abbonamento a pagamento. In ogni caso ne vale la pena in quanto la spesa si riduce ad appena 5 euro all’anno per avere tutto ciò di cui abbiamo parlato.