Nel Web si parla ogni giorno di Chernobyl, anche per via della famosa serie TV che ha spopolato su tutte le piattaforme nei giorni precedenti, dall’omonimo nome della città del disastro nucleare. “Chernobyl” è una serie ben fatta e che analizza la situazione dopo oltre 33 anni dal disastro che ha portato la morte a migliaia di persone. Ma ad oggi, nel 2019, com’è realmente la città? Come si presenta?

Al momento vi è una zona centrale dove apparentemente sembra tutto regolare e nella norma, tuttavia i segni sono celati in profondità. Le scorie radioattive nascoste sotto sono impressionanti. A dirlo è infatti uno studio condotto dall’Università di Bristol. Sono emersi molti dettagli relativi alla “zona di esclusione, l’area adiacente all’epicentro dal quale si è dipanato lo scoppio del reattore. Ad oggi i livelli di radiazione sono ancora così elevati che il territorio resterà ancora disabitato per molto tempo.

Gli abitanti di Chernobyl sono ancora in pericolo?

Per controllare la situazione della città sono stati utilizzati molti droni per effettuare oltre 50 voli in soli 10 giorni, i quali hanno ispezionato il territorio per più di 15 Km. Su ogni drone inoltre era montato sia uno spettometro che un Lidar di precisione. Intanto i dati degli spettometri sono molto inquietanti e nessuno ipotizzava una situazione simile nel 2019.

I droni sono partiti da Buriakivka, un polo a soli 13 Km dal luogo dell’esplosione, per poi passar a Kopachiper e terminare come punto di arrivo nella Foresta Rossa. Tale spazio si chiama così per via del colore degli alberi mutato a causa delle radiazioni.

FONTEwired.it
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