Android e iOS si attivano per il tracciamento indesiderato Dopo circa un anno dall’annuncio della collaborazione tra Apple e Google per finalizzare lo sviluppo di una specifica di settore per contrastare l’uso improprio dei dispositivi di localizzazione Bluetooth e prevenire così il tracciamento indesiderato, ora sta per arrivare una nuova release congiunta. Quest’ultima è disponibile sia su Android 6.0 che su iOS 17.5. La funzionalità, denominata Detecting Unwanted Location Trackers (DULT), permetterà agli utenti iPhone, così come a quelli con uno smartphone con sistema operativo Android di ricevere un avviso ogni volta che si rivela un tracciamento prolungato da parte di un dispositivo di localizzazione sconosciuto.

Nuova funzione di tracciamento per i dispositivi iOS ed Android

La funzionalità presente sia per iOS che Android funzionerà indipendentemente dalla piattaforma cui è accoppiato il dispositivo sconosciuto. Una volta che gli utenti riceveranno l’avviso potranno visualizzare l’identificatore del track e far si che il tracker riproduca un suono. In questo modo sarà possibile rintracciarlo e capire come disabilitarlo.

A tal proposito entrambe le aziende sono intervenute per sostenere nel tempo questo spiacevole, e potenzialmente pericoloso, intoppo. Apple inizialmente aveva lanciato i suoi AirTag senza fornire agli utenti Android la possibilità di ricevere un avviso se qualcuno li stava seguendo. Successivamente l’azienda di Cupertino ha poi provato a risolvere la situazione, almeno in parte. La soluzione adottata riguarda il rilascio di un’app specifica. D’altra parte, Google è intervenuta nel luglio scorso per implementare gli avvisi di tracciamento indesiderato sui dispositivi con il suo motore di ricerca ogni volta che venivano rivelati degli AirTag.

Grazie alla nuova funzione per Android ed iOS il rivelamento è stato implementato a livello di sistema operativo oltre che per i produttori di tag Bluetooth. Tra questi ci sono Motorola, Chipolo, Jio, Pebblebee e eufy. Questi si sono impegnati per poter fornire agli utenti la compatibilità tra i tag futuri e le specifiche appena raggiunte.

Per riuscire a raggiungere una situazione di maggiore sicurezza per quanto riguarda il tracciamento dei dispositivi Bluetooth la collaborazione multipiattaforma creatasi è stata necessaria.

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