Tesla: dopo Renault, Ford, Toyota e Honda torna lo scandalo delle auto ritirate

La vicenda delle auto ritirate non ci è nuova: l’ultima volta alcune vetture erano state richiamate a causa di difetti di vario genere. Protagoniste dello scandalo furono Renault, Ford, Honda e Toyota (la cui faccenda fece il giro del mondo per via del loro rifiuto di cambiare i pezzi difettosi, nonostante non fosse responsabilità del cliente). Stavolta invece le critiche girano attorno a Tesla.

State tranquilli, l’azienda di Musk non ha compromesso la sicurezza dei suoi clienti. Ricordate cosa successe con Renault, Ford, Honda e Toyota? I modelli con difetti gravi riguardanti airbag e batteria, avevano messo a rischio la salute del guidatore. Elon Musk invece lavorerà per ottimizzare quanto più possibile il veicolo dall’interno. Esatto, il co-fondatore si occuperà di apportare delle modifiche ad alcune componenti dei display di bordo.

Tesla: Elon Musk tiene alla soddisfazione dei suoi clienti

Le vetture richiamate per effettuare il controllo su una scheda di memoria sono ben 158mila: tra queste troviamo diversi esemplari di Tesla Model S e Model X realizzati prima di marzo 2018. Dunque le altre vetture non hanno riscontrato alcun difetto.

Elon Musk, venuto a conoscenza del difetto di fabbrica grazie ad alcune segnalazioni dei suoi clienti, ha deciso di provvedere immediatamente alla riparazione della vettura  “guasta” firmata Tesla. Trattasi di una scelta spontanea del co-fondatore dell’azienda e imprenditore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene: gli ingegneri provvederanno a riparare il guasto del touch screen appartenente al display del cruscotto e le vetture Tesla torneranno a circolare senza alcun problema.

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