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La riduzione temporanea delle accise in vigore dal 1° gennaio terminerà oggi 31 dicembre. Ciò comporterà un aumento dei prezzi della benzina a partire dall’inizio di gennaio. All’indomani del disastro è emersa la possibilità di un aumento dei pedaggi autostradali. Tutti attendono la decisione ministeriale di San Silvestro che fissa gli aumenti dei pedaggi sulla rete stradale nazionale al 1° gennaio 2023.

In un recente comunicato, le società concessionarie rappresentate dall’Aiscat hanno chiesto un aumento dei pedaggi autostradali, osservando che “è dal 2018 che le tariffe autostradali subiscono aumenti, in contrasto con le norme di legge vigenti”. Per evitare un aumento dei pedaggi autostradali, il governo potrebbe decidere di intervenire.

Benzina, diesel e gas aumenteranno dal 2023

I prezzi di benzina, diesel e gas di petrolio liquefatto potrebbero aumentare all’inizio dell’anno. Come previsto dal governo Draghi a marzo, poco dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la riduzione delle accise potrebbe presto terminare, nonostante sia stata promessa più volte per sostenere i cittadini alle prese con l’inflazione e l’aumento delle spese energetiche. Il decreto sui carburanti (dl 179/2022), che ha rivisto il dl 176, è stato l’ultimo atto legislativo a prolungare l’agevolazione fiscale, ma lo ha fatto solo fino alla fine del 2022. Al momento, la dirigenza Meloni non sembra interessata a prorogare ulteriormente lo “scudo”.

Inoltre, il provvedimento approvato a fine novembre (“Misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di interventi a favore degli enti territoriali e delle regioni Marche colpite da fenomeni climatici anomali”), se da un lato ha prorogato il calo delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre 2022, dall’altro ha ridotto lo sconto.

Dal 1° dicembre, ciò significa che le accise sulla benzina sono ora più care di 57,84 centesimi al litro, il gasolio di 46,74 euro al litro e il GPL di 18,26 centesimi al litro. Secondo le stime del Codacons, ciò ha comportato un aumento dei prezzi pari a +6,1 euro per ogni pieno, +146 euro all’anno per ogni automobilista che fa il pieno due volte al mese e +220 euro all’anno per chi fa il pieno tre volte al mese.

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