Rompicapi: quello dei calzini colorati di Matt Gardner è difficilissimo

Matt Gardner, nacque a Tulsa nel 1914 e morì nel 2010, ciononostante tutt’oggi continua a vivere tra noi grazie ai suoi famosi rompicapi. Non a caso egli fu un’illusionista, matematico, divulgatore scientifico, ma anche uno dei primi debunker della pseudoscienza. I suoi “indovinelli logici” tra il 1950 e gli anni ’80 segnarono il passato finendo sul giornale Scientific American e nello specifico sulla sua colonnina mensile “Mathematical Games”. Oggi vediamo il suo preferito in assoluto.

Rompicapi: sei in grado di risolverlo?

In un cassetto ci sono 20 paia totali di calzini, 10 di colore rosso e 10 di colore blu. Questi sono distinguibili tra loro solo grazie al colore. Ora immaginate di essere in una stanza completamente buia: qual è il minor numero di calzini che bisognerebbe prendere dal cassetto per avere la certezza che almeno un paio di calzini sia dello stesso colore?

Lo sappiamo non è semplice, ma non per questo dovete arrendervi. Pertanto prima di darvi la soluzione, mentre la vostra mente fruga nei suoi meandri in cerca di una risposta, noi vi raccontiamo una storia sul famoso matematico. Egli durante un’intervista del Guardian fu sottoposto ad una domanda. Nello specifico gli venne chiesto, pochi anni prima della sua scomparsa, se gli piacesse risolvere indovinelli. Sapete cosa rispose? Non particolarmente, non sono molto bravo a risolverli. Un buon enigma viene visto come ciò che fanno tutti gli scienziati, loro cercano di risolvere gli enigmi dell’Universo. Questi possono andare in ogni campo della matematica.”

Dunque, avete trovato la risposta all’enigma? Ve la diciamo noi. Preparatevi… Sono 3 i calzini necessari. Questo perché due calzini è possibile che siano di due colori differenti, ma raccogliendone tre ci sarà sempre la certezza di avere preso o tre calzini dello stesso colore, oppure due uguali ed uno diverso.

Articolo precedenteSmartphone: il conto in banca rischio se utilizzate queste aplicazioni
Articolo successivoInstagram: pronti nuovi strumenti contro gli abusi sul social