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Lo scorso febbraio, Google ha annunciato il debutto di Lyra, un nuovo codec audio utilizzato inizialmente sull’app di messaggistica Duo. Il compito del nuovo codec era quello di garantire una qualità audio migliore e un utilizzo di bada inferiore rispetto alle soluzioni precedenti.

Questa tecnologia è particolarmente efficace sulle reti più lente, permettendo così a tutti di effettuare chiamate senza problemi. Ma le potenzialità di Google Lyra sono maggiori e infatti a Mountain View stanno iniziando a espandere l’utilizzo del codec.

Google Lyra sarà ufficialmente reso disponibile agli sviluppatori di terze parti. Grazie a questa scelta, i developer potranno integrare il codec nelle proprie applicazioni e sfruttarne i vantaggi. I vantaggi operativi del nuovo codec sembrano estremante interessanti.

Google vuole migliorare l’audio sui device Android e non solo

Stando alle indicazioni di Mountain View, Lyra può catturare l’audio, comprimerlo e decodificarlo grazie ad modello generativo basato sull’utilizzo del machine learning. Nonostante il bitrate molto basso a circa 3 kbps, la qualità generale è decisamente alta.

Il vantaggio, come precedentemente accennato, è evidente con le reti lente. Considerando che lo smart working è diventato sempre più rilevante, si tratta di un cambiamento sostanziale che potrebbe fare la differenza sia in ambito lavorativo. Tuttavia, le potenzialità di Google Lyra si avranno anche nelle semplici conversazioni tra amici, potendo contare su una qualità nettamente maggiore su tutte le tipologie di smartphone.

Con il codice di Google Lyra disponibile agli sviluppatori, le possibilità di integrazione sono infinite. Si potrebbe introdurre il codec su piattaforme come Spotify, migliorando così la qualità audio senza intaccare il consumo dati. Inoltre, il codice è scritto in C++ per una maggiore velocità ed efficienza di esecuzione oltre che per una maggiore compatibilità.

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