La piattaforma di e-commerce Amazon ha recentemente deciso di revocare il proprio servizio Prime Video gratuito per tutti gli utenti confinati all’interno delle zone rosse.

Negli scorsi giorni infatti la piattaforma aveva messo a disposizione il proprio servizio gratuitamente a tutti gli abitanti della Lombardia, inizialmente zona rossa prima che il decreto si estendesse a tutta Italia. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

Amazon Prime Video: la piattaforma fa dietrofront, niente più servizio gratuito nelle zone rosse

Non c’è stato nemmeno il tempo di poter usufruire della promozione che Amazon ha offerto a tutti gli utenti della zona rossa che è già stata revocata dall’azienda stessa. Con l’estensione delle restrizioni a tutto il territorio nazionale, la compagnia di Jeff Bezos ha cambiato idea e attualmente l’offerta non risulta più disponibile. A certificarlo è stata la lista dei servizi presenti su “solidarietà digitale”, il portale del governo dedicato alle imprese e alle associazioni che “hanno messo e metteranno a disposizione servizi gratuiti”.

La piattaforma offriva la possibilità di utilizzare l’abbonamento in via del tutto gratuita fino al 31 marzo 2020. Poi però è arrivato il nuovo decreto dal premier Conti ed è sparita improvvisamente. Alla base di questa scelta ci sarebbero ragioni economiche, ovviamente un conto è riservare l’iniziativa speciale a circa 16 milioni di utenti, un altro è estenderla a tutta Italia.

In realtà c’è anche chi sospetta che il colosso di Seattle facesse addirittura riferimento alle prime “zone rosse”, ovvero quelle che comprendevano i focolai di Vo’ e Codogno. Attualmente è disponibile un periodo di prova di 30 giorni ai nuovi iscritti in tutto il mondo, poi scatta in automatico l’abbonamento di 36 euro all’anno o 3.99 euro al mese.

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