A pochi giorni dalla sua messa in attività, c’è chi già ha iniziato a specularci, il green pass è stato infatti involontario protagonista di numerose truffe e falsificazioni messe in atto su Telegram, la Guardia di Finanza infatti, contestualmente all’operazione “Vax Free”, ha sequestrato ben 10 canali Telegram invischiati nella vendita di Green Pass fasulli, con anche la promessa di dosi di vaccino da spedire senza però apparentemente averle.

L’indagine è ancora in corso e probabilmente continuerà ancora per un po’, al momento del sequestro però, i canali vantavano già un’utenza abbastanza corposa, 10.000 utenti, all’interno dei quali venivano individuati i possibili clienti che, una volta contattati, venivano indirizzati verso il dark web per concludere la transazione.

 

I dettagli

Stando a quanto rinvenuto dalle forze dell’ordine, all’interno dei canali il Green Pass veniva venduto a 130 euro, dopo la transazione venivano generati un falso pass con un QR Code e le anagrafiche contraffatte di chi lo aveva commissionato con anche il numero di lotto delle dosi somminsitrate.

Per quanto riguarda invece le dosi di vaccino promesse, di cui ancora bisogna verificare l’effettivo possesso da parte dei proprietari dei canali, si parla di 155 euro per una singola dose e fino a 20.000 euro per un lotto da 800 fiale, la garanzia era di riceverle in maniera totalmente anonima, con una spedizione tracciata e a temperatura refrigerata.

Le indagini ora andranno avanti per quanto riguarda la questione vaccini, dal momento che nessun privato ha ricevuto dosi dalle aziende, dunque eventuali fiale vendute ricondurrebbero direttamente proprio a quelle istituzioni preposte alla somministrazione.

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