conto-corrente-imposta-di-bollo-fine-mese

Cari correntisti preparatevi perché l’estate ha in serbo brutte sorprese. È sempre più vicina la data dell’imposta di bollo sul conto corrente. Una delle tasse più odiate dai contribuenti che, insieme al bollo auto, sognano un giorno di vederla cancellata per sempre. Ma adesso è da pagare! Vediamo insieme tutti i dettagli, la data in programma e quanto sarà prelevato dal conto corrente.

 

Nessuna protezione per il conto corrente: l’imposta di bollo è un prelievo forzoso

La cosiddetta imposta di bollo è un vero e proprio prelievo forzoso. È come una spada di Damocle che ogni anno pesa sulla testa di tutti coloro che sono titolari di un conto corrente attivo e con più di 5.000 euro depositati.

Tutti si stanno preoccupando per il futuro visto che Sinistra Italiana per la patrimoniale sta facendo carte false. In realtà questa tassa esiste già e si chiama imposta di bollo per il conto corrente.

Non c’è scampo, chi ha più di 5.000 euro sul suo conto corrente vedrà sottrarsi dallo Stato Italiano la somma pattuita per questa imposta. Non è variabile, ma si tratta di un importo fisso uguale per tutti.

 

Quando scade e quanto costa ogni anno agli italiani l’imposta di bollo

Anche se non serve ricordarsi una data, visto che il prelievo avviene automaticamente, l’imposta di bollo scade il 30 giugno 2021. Questo provvedimento riguarda tutte le tipologie di conto corrente bancario, postale e libretto di risparmio.

Per le persone fisiche l’imposta di bollo costa 34,20 euro all’anno, mentre per quelle giuridiche 100 euro tondi tondi ogni anno. Il prelievo può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in 4 “comode” rate.

È importante ricordarsi la data così da non spaventarsi se si vedono dei soldi in meno. Tanto è tutto segnalato e di facile comprensione.

 

Come evitare l’imposta di bollo sul conto corrente

Esistono due modi per evitare di farsi prelevare l’imposta di bollo dal conto corrente. La prima è quella di tenere in giacenza meno di 5.000 euro per conto corrente. La seconda invece è richiedere l’ISEE sperando di rientrare in un reddito inferiore a 7.500 euro annui. In questo modo il contribuente non sarà toccato da questa tassa.

Insomma, ogni mese c’è sempre qualcosa che fa da guastafeste. Nemmeno durante l’estate ci lasciano in pace. Tuttavia è sempre importante pagare le tasse poiché queste ci permettono di godere dei servizi che in molti altri Stati non sono pubblici come in Italia, ma al costo.

FONTEProiezioni di Borsa
Articolo precedenteVodafone: nuove offerte per fine giugno con il 5G e 100GB
Articolo successivoLG: chiude l’azienda e rimane un modello che ora è raro