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Normalmente quando qualcosa viene sparato in orbita, il razzo che è servito a questo scopo di solito segue una caduta controllata che finisce in mezzo all’oceano. Per decenni è stato fatto così e con pochissimi errori. Da quanto la Cina si è affacciata con più insistenza verso lo spazio la situazione è leggermente cambiata e ancora una volta di parla di qualcosa in caduta libera.

Il razzo che di recente ha portato in orbita il primo pezzo della stazione spaziale cinese deve rientrare sulla Terra a breve. Il problema attualmente è che sostanzialmente il programma cinese se n’è fregato e altri esperti hanno dovuti calcolare dove questo pezzo andrà a cadere. Apparentemente il rientro avverrà intorno all’8 maggio, ma non c’è certezza su questo.

Razzo cinese in caduta libera

Il modulo centrale del razzo Long March 5B, 30 metri di lunghezza di lunghezza e 5 metri di diametro, una volta finito il suo compito al posto di cadere ha raggiunto la velocità orbitale. Attualmente si trova a un’altitudine di 162 per 306 chilometri mentre inizialmente si trovava a 170 per 372 chilometri.

La possibile zona di impatto è vastissima, potrebbe finire all’interno di una zona immaginaria ampissima che va a toccare da Madrid a Pechino passando da New York e dal Cile fino ad arrivare alla Nuova Zelanda. Si saprà meglio dove cadrà quando rientrerà. Le possibilità che colpisca qualcosa è concreta, ma le possibilità sono infinitesimali. In aggiunta, non si sa bene quando si possa disintegrare a causa della forza di attrito dell’atmosfera. Il problema è che la Cina dovrà fare tanti altri lanci.

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