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La situazione legata al vaccino sviluppato dalla compagnia anglo-svedese AstraZeneca si sta facendo sempre più complicata. L’agenzia europea sui farmaci è stato chiamata di nuovo a esprimersi sul trattamento, questa volta a causa di casi di coaguli nel sangue particolarmente seri. Questi casi sono stati prevalentemente segnalati in Germania, in Olanda e nel Regno Unito.

Nella giornata di ieri è sembra che l’EMA abbia confermato il collegamento tra il vaccino di AstraZeneca e i coaguli di sangue. Successivamente è arrivata una smentita da parte della stessa agenzia sostenendo che il precedente annuncio era stato fatto da un alto funzionario senza aver concluso le analisi del caso.

Il fatto che non abbiamo confermato tutto questo però non implica che il trattamento di AstraZeneca sia sicuro del tutto. Gli esperti non sono ancora giunti a una conclusione in merito a tutto questo. Di fatto la revisione è ancora in corso.

 

AstraZeneca: tra prevenzione ed effetti collaterali

L’eventuale collegamento tra il vaccino di AstraZeneca e questo specifico effetto collaterale è stato parzialmente confermato da un alto funzionario dell’EMA. Il punto è che attualmente non sanno cosa stia causando tutto questo ed è verosimile pensare che l’agenzia stia volontariamente aspettando a confermarlo per cercare di avere più informazioni in modo tale da non causare troppo panico.

Il problema più grande è che il vaccino di AstraZeneca è fondamentale per uscire dalla pandemia, ma attualmente il suo è stato sospeso sotto una certa soglia di età in diversi paesi; un blocco parziale, ma già il secondo in appena un mese. Allo stato attuale le prove sembrano essere diverse, ma come in molti stanno sottolineando, il rischio legato al vaccino è di molto minore rispetto alla pericolosità del Covid-19.

FONTEThe Guardian
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