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Come appena qualche giorno fa, durante il G20, Trump ha sostanzialmente aperto la porta alla Cina, ma anche a Huawei. Il presidente degli Stati Uniti ha fatto capire come esiste la possibilità di togliere il nome del colosso cinese dalla lista nera delle compagnie. La presenza in tale lista vieta alle società americane di commerciare con quest’ultima. Tra le compagnie interessate c’è anche Google e la licenza Android che come sappiamo viene utilizzata proprio dal produttore di smartphone per i propri dispositivi.

L’apertura fatta da Trump riguarda solo alcuni prodotti e non tutti. La nuova regola prevede che solo quei prodotti ampiamente disponibili anche al di fuori del paese rientrano nel via libera. Fin che si tratta di hardware tale distinzione è facilmente capibile, ma nel caso di un software come il sistema operativo più utilizzato al mondo il discorso è diverso. Per questo motivo Huawei sta aspettando la conferma proprio dal Dipartimento del commercio degli Stati Uniti per sapere se può tornare ad utilizzare Google Play Services.

 

Huawei e il proprio sistema operativo

Ovviamente ogni giorno che passa senza un’ufficialità è un giorno perso soprattutto considerato che tra 46 giorni scadrà il permesso temporaneo che era partito a metà maggio. Gli effetti si sono fatti sentire sulle linea produttive degli smartphone, ma il problema maggiore riguarda il software. Huawei sta sviluppando il proprio sistema operativo ovvero Ark OS e ormai è chiaro che in un caso o nell’altro lo sviluppo verrà completato. Sarà interessante vedere alla fine cosa farà la compagnia cinese.

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