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mercoledì, Novembre 12, 2025

WhatsApp per Mac: arrivano i temi personalizzabili per le chat

Meta introduce 22 temi, 38 colori e sfondi personalizzati nella versione desktop di WhatsApp

2 Minuti lettura
WhatsApp

Dopo anni WhatsApp per Mac si rinnova e porta finalmente la personalizzazione anche sulla versione desktop. Con l’ultimo aggiornamento, in fase di rilascio graduale a partire da inizio novembre, gli utenti Mac potranno scegliere tra 22 temi preimpostati per cambiare l’aspetto delle chat. La novità arriva prima per chi partecipa al programma Beta, ma sarà presto disponibile per tutti. Per attivarla, basterà accedere al percorso Impostazioni, poi Chat e selezionare il proprio stile preferito.

Ogni tema include uno sfondo e un colore coordinato per le bolle dei messaggi, pensati per offrire un’ armonia visiva coerente. Ma Meta non si è fermata qui. Oltre ai set predefiniti, l’utente può scegliere tra 38 colori differenti per le bolle, regolare la luminosità dello sfondo o addirittura caricare un’immagine personalizzata.

WhatsApp per Mac: più comfort, meno monotonia

Tale funzione consente anche di assegnare temi diversi a chat specifiche o impostarne uno globale valido per tutte. La personalizzazione poi resta privata. Infatti chi riceve i messaggi non vedrà il tema scelto dal mittente, ma continuerà a visualizzare il proprio. La nuova funzione non è solo una questione estetica. Secondo Meta, i temi colorati servono anche a migliorare il comfort visivo e l’organizzazione. Gli utenti che trascorrono molte ore su Mac per lavoro o studio potranno scegliere temi scuri per affaticare meno gli occhi. Invece, chi usa WhatsApp come strumento professionale potrà associare colori diversi a categorie di conversazioni, personali, di gruppo o aziendali, facilitando l’identificazione immediata delle chat.

C’è però una limitazione. Al momento i temi su Mac non si sincronizzano con quelli su iPhone. Chi desidera mantenere la stessa estetica su entrambi i dispositivi dovrà impostare manualmente i temi due volte. Parliamo di una mancanza che ricorda i tempi in cui la sincronizzazione cloud non era ancora scontata, ma che potrebbe essere risolta già nei prossimi aggiornamenti

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