elden-ring-apparsi-rete-requisiti-di-sistema-immediatamente-rimossi

La pagina Steam di Elden Ring è stata aggiornata oggi con voci che descrivono in dettaglio i requisiti minimi di sistema del gioco, ma sono state rapidamente rimosse e sostituite con “TBD”. Tuttavia, gli utenti sul web hanno fatto uno screenshot di ciò che stava accadendo in modo da poter dare un’occhiata e valutare cosa significassero.

Per soddisfare i criteri minimi di Elden Ring, tutto sembra essere subito un po’ impegnativo. I giochi di FromSoftware sono sempre stati snelli e poco impegnativi, con la sua versione più recente, Sekiro: Shadows Die Twice, che richiedeva solo un processore i5 2600K dell’era 2011 e una GTX 970 di fascia bassa. Anche con il nuovo ambiente aperto di Elden Ring si tratta di un miglioramento significativo rispetto all’i5-8400 di fascia medio-bassa del 2017 e al chip budget 2020 Ryzen 3 3300X di AMD.

Elden Ring: ecco i requisiti di sistema minimi richiesti

  • Windows 10/11
  • Processore Intel Core i5 8400 o AMD Ryzen 3 3300X
  • RAM: 12 GB
  • Scheda video: Nvidia GeForce 1060 3GB o AMD Radeon RX 580 4GB
  • DirectX 12
  • 60 GB di spazio di archiviazione

Sapevamo già che 8 GB di RAM non erano più sufficienti per i giochi tripla A di nuova generazione, ma 12 GB minimi per Elden Ring non sembrano un’ottima notizia. È difficile stabilire quali siano i requisiti grafici minimi per una GTX 1060 o RX 580. Sembra ancora un po’ costoso, ma potremo pensare a quelle schede come uno modo per giocare a 1080p e 60 fps. Se hai ancora la tua GTX 960 o 970, probabilmente sarai in grado di giocare a Elden Ring a un frame rate/risoluzione non ottimale ma accettabile.

L’impressione generale è che questo elenco rifletta i requisiti consigliati del gioco per 1080p e 60 fps piuttosto che le specifiche minime richieste per l’esecuzione, anche se è anche ipotizzabile che fosse semplicemente errato.

Articolo precedenteAmazon: offerte dai prezzi sempre più bassi e scontatissime
Articolo successivoDisney Plus: la crescita non si arresta, arriva a quasi 130 milioni di abbonati