3g spentoTutti concordano sul fatto che la rete 3G sia ormai prossima alla sua dipartita. Ci sono buone ragioni per dare adito a questa recente credenza popolare. Difatti si manterranno attivi i profili 4G e 2G. Il primo garantirà una solida base d’appoggio per il network veloce in vista del perfezionamento dell’offerta 5G. La rete GMS, invece, continuerà ad esistere per il supporto base a chiamate vocali ed SMS 2.0.

Nonostante queste considerazioni iniziali si deve tenere conto dell’impatto che una scelta simile potrà avere sia per gli operatori telefonici che per gli utenti. TIM, Wind, Tre Italia, Vodafone ed Iliad devono fare una scelta importante. Benché nulla sia stato ancora confermato per via ufficiale è bene prendere in considerazione alcune implicazioni pratiche derivanti da un potenziale switch-off programmato della rete. Ecco cosa potrebbe succedere.

 

Addio 3G, o forse no: ecco come potrebbero cambiare reti ed offerte

Non è sicuramente una scelta facile quella di dire addio al 3G. Lo sanno bene gli utenti e gli stessi fornitori di servizio. Se da un lato è vero che il 5G sia pronto ad aggredire il mercato con una rete senza limiti, dall’altro è altrettanto facile affermare che non tutte le reti sono ben ottimizzate e propense ad un cambiamento così drastico.

Se pensiamo ad operatori come 3 Italia ed Iliad è facile intuire quali possano essere le conseguenze negative di una simile decisione. Gli adepti dei due brand conoscono bene il proprio operatore.

Con 3 Italia viene garantito l’uso del 3G gratuito e senza limiti. Per avere il 4G, a meno di particolari iniziative, è previsto un costo aggiuntivo mensile di 1 euro. Facile pensare che con il distacco dalla rete di terza generazione il costo delle offerte possa aumentare per tutti.

Diverso, invece, il discorso Iliad per cui non si parla tanto di prezzo quanto di qualità della rete. In vista della copertura di servizio da ultimarsi secondo i piani entro il 2024, parecchi utenti potrebbero trovarsi con una promo inutilizzabile a causa della mancanza di un 4G Plus persistente. Mancano le antenne proprietarie e quindi una qualità ottimale per la velocità del segnale. Attualmente gli utenti ricorrono al trucco del 3G ma in mancanza di una connessione condivisa con Wind Tre molti potrebbero essere costretti a passare ad un altro tipo di servizio concorrente.

Insomma, la situazione è incerta ed ancora da definire. La decisione non è stata ancora presa. Bisogna aspettare un possibile verdetto degli operatori con gli utenti a trattenere il fiato mentre osservano il progresso della rete 5G.

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