In seguito all’ultimo provvedimento che vieta al noto produttore cinese di stringere accordi commerciali con le società americane, ed in particolare, dopo che Google si è vista costretta a sospendere la licenza Android che forniva agli smartphone realizzati sotto il suo marchio, Huawei ha velocizzato lo sviluppo del suo nuovo sistema operativo proprietario, che molto probabilmente si chiamerà Ark OS.

Se (secondo alcune fonti), profittando della sospensione temporanea concessa dal Dipartimento del Commercio, alcuni dei più noti smartphone Huawei riceveranno l’aggiornamento ad Android Q, l’ultima versione del sistema operativo di Google per dispositivi mobile, è anche vero che se Cina e Stati Uniti non raggiungeranno accordi non appena la licenza sarà scaduta, Huawei dovrà pur garantire ai suoi utenti una valida alternativa ad Android. E pare proprio che il suo sistema operativo debutterà ad ottobre.

Huawei: il nuovo OS debutterà ad Ottobre, ecco come sarà

Stando ad alcuni rumors diffusi in rete, il sistema operativo di Huawei (al quale il produttore cinese starebbe lavorando da almeno sette anni) sembrerebbe essere stabile e fluido, si dice che sia addirittura il 60% più veloce del sistema Android.

Per quanto riguarda le applicazioni, invece, secondo quanto riportato da alcune fonti cinesi, Ark OS dovrebbe essere compatibile con le app Android, anche se tramite una qualche forma di emulazione, pertanto non ci si dovrebbe aspettare le stesse prestazioni garantite invece da un dispositivo Android.

A tale scopo, Huawei avrebbe già contattato gli sviluppatori perché rendano le loro applicazioni accessibili e utilizzabili dai dispositivi che installeranno il futuro sistema operativo del colosso cinese, offrendo loro supporto tecnico gratuito per favorire la collaborazione con AppGallery, lo store ufficiale Huawei che attualmente registra circa  270 milioni gli utenti attivi e ben 560 mila gli sviluppatori che fanno già parte del programma.

Articolo precedenteFastweb Mobile: offerte disponibili ancora per pochi giorni
Articolo successivoAmazon Italia propone dei prodotti in esclusiva per gli abbonati a Prime