Stellantis: il futuro delle auto in Europa è appeso a un filo

Normative troppo rigide e costi energetici fuori controllo mettono a rischio gli stabilimenti Stellantis

Stellantis

L’Europa rischia di spegnere il motore dell’industria automobilistica. A dirlo, senza giri di parole, è Jean-Philippe Imparato, responsabile per il mercato europeo di Stellantis. Il suo intervento agli Stati Generali dell’Energia, organizzati da Forza Italia alla Camera dei Deputati, è stato un vero grido d’allarme. Secondo Imparato, se le regole europee sulle emissioni non verranno riviste, Stellantis sarà costretta a chiudere alcuni impianti. Non si tratta di una minaccia politica, ma della fredda analisi di una situazione che si sta facendo insostenibile.

Stellantis, tra transizione e identità: Maserati non si tocca

Il problema principale riguarda gli obiettivi imposti sull’elettrico. Attualmente, solo una quota ridotta delle vendite soddisfa i requisiti richiesti. Questo squilibrio rischia di costare al gruppo fino a 2,5 miliardi di euro in sanzioni entro tre anni. A ciò si aggiungono i costi dell’energia, troppo alti e troppo variabili tra gli Stati membri. Per Imparato, l’Europa dovrebbe adottare una strategia industriale comune, altrimenti Stellantis, come altre aziende, sarà costretta a fare scelte drastiche, come chiusure di fabbriche in territorio europeo.

Mentre l’equilibrio del settore automobilistico europeo vacilla, Stellantis però non intende rinunciare alla propria identità. Jean-Philippe Imparato ha smentito le voci su una possibile vendita di Maserati. Ha invece confermato la volontà di rafforzare il marchio, insieme ad Alfa Romeo, riscoprendo quella stretta collaborazione che dieci anni fa fece nascere modelli iconici. Ma una cosa è certa, il futuro non può essere solo elettrico. Per Maserati, secondo Imparato, è necessario puntare anche su altre soluzioni tecnologiche, mantenendo qualità, prestazioni e fascino, da sempre tipiche del marchio

La sfida della transizione energetica, ha spiegato, non può diventare una condanna per la manifattura europea. Serve equilibrio, ma soprattutto serve un’Europa che tuteli le sue industrie. Senza un intervento tempestivo, Stellantis sarà costretta a rivedere radicalmente le proprie strategie di produzione. La posta in gioco non è solo economica, ma riguarda l’intero settore industriale del continente.

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