Sebastian Siemiatkowski, il CEO di Klarna, ha proposto un pensiero chiaro, ma preoccupante. Quest’ultimo riguarda all’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. Durante una sua recente intervista al podcast The Times Tech, Siemiatkowski ha sottolineato come l’introduzione massiccia di tecnologie AI potrebbe causare una contrazione occupazionale. Generando una vera recessione, almeno nel breve termine. Secondo lui, molti amministratori delegati tendono a sottovalutare o addirittura a ignorare le conseguenze negative che l’automazione e l’AI potrebbero avere sull’occupazione. Concentrandosi esclusivamente sui vantaggi riguardo efficienza e riduzione dei costi.
L’AI porterà ad una recessione?
Siemiatkowski riconosce che non tutti i lavori possono essere svolti dall’intelligenza artificiale. Un esempio concreto è quello del servizio clienti. Qualche tempo fa Klarna aveva affidato a chatbot la gestione dell’assistenza, sostituendo così l’equivalente di 700 lavoratori e realizzando notevoli risparmi economici. Ma la qualità del servizio è rapidamente diminuita, spingendo il CEO a tornare sui suoi passi e a reintegrare personale umano per garantire un’interazione più efficace e soddisfacente con i clienti.
Il CEO di Klarna ha criticato in modo aperto i suoi colleghi. Accusandoli di un atteggiamento troppo ottimistico e superficiale riguardo l’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle aziende. L’importanza delle sue parole si amplifica se si considera che Klarna stessa è stata tra le aziende più aggressive nell’adozione dell’AI. La società ha rivoluzionato diversi processi interni. Arrivando perfino a sostituire il proprio CEO fisico con un avatar digitale basato su intelligenza artificiale. Usato per la presentazione dei risultati finanziari. Ciò ha portato a una drastica riduzione del personale con tagli che hanno quasi dimezzato i dipendenti. Passando da circa 5.000 a un range compreso tra 2.000 e 2.500 unità.
Tale esperienza ha portato il manager a valorizzare il ruolo insostituibile dell’essere umano in determinate situazioni. Il messaggio di Siemiatkowski è chiaro: l’AI è uno strumento potentissimo che può migliorare molti aspetti della vita lavorativa. Ma è necessario affrontarne anche le sfide economiche e sociali.