Nonostante una leggera flessione dello 0,2% nelle immatricolazioni totali, a maggio il mercato ha mostrato grandi cambiamenti. I vecchi equilibri si incrinano, le scelte cambiano, le preferenze si spostano. Se la benzina arretra con 36.317 unità e una perdita del 19,4%, il diesel crolla: solo 13.878 immatricolazioni, un taglio netto del 32% rispetto al 2024. Le quote di mercato dicono tutto: benzina al 25,9%, diesel scivola al 9,9%. Il GPL sorprende, con 12.590 immatricolazioni, crescendo del 34,3% e sfiorando il 9% di market share. Le ibride (Mild e Full) continuano l’ascesa: 61.341 nuove auto, un aumento dell’8,4% e un’incredibile quota del 43,7%. A colpire davvero, però, sono le Plug-in che raddoppiano e più: 8.953 unità, +94%, portandosi al 6,4% del mercato. Le elettriche pure crescono nel mercato del 41,1%, con 7.144 nuove immatricolazioni e una quota al 5,1%. Anche l’idrogeno compare in scena: una Toyota Mirai, simbolo di un futuro che bussa con discrezione.
Elettrico e Plug-in nel mercato: Tesla perde terreno, BYD sale
Nelle elettriche, il dominio della Tesla Model Y con 635 esemplari viene insidiato dalla crescita della Jeep Avenger (482) e della sorprendente Citroen C3 elettrica (396). Seguono modelli come BMW iX1 e Dacia Spring, mentre le nuove arrivate, come Leapmotor T03, fanno sentire la loro voce nel mercato. Tra le Plug-in, la cinese BYD Seal U esplode con 1.571 unità, staccando tutti. La Toyota C-HR e la BMW X1 inseguono, ma il margine è netto. Le auto asiatiche alzano il tiro e i marchi storici avvertono il fiato sul collo.
La Fiat Panda chiude le quote di mercato con 8.194 unità, un numero che parla da solo. Subito dietro, la Jeep Avenger si prende la scena, salendo a 4.715 immatricolazioni totali tra le diverse alimentazioni. La Peugeot 208 resiste, mentre Dacia Sandero e Toyota Yaris Cross inseguono a distanza. La Citroen C3 brilla tra le benzina ed elettriche. La Dacia Duster fa la voce grossa nel GPL. Il mercato cambia, i nomi restano, ma qualcuno inizia a scrivere una storia nuova.