Il panorama politico e finanziario statunitense è scosso da un clamoroso scontro pubblico tra Elon Musk e Donald Trump. Un conflitto che, nato sui social, ha presto assunto toni durissimi. Era già evidente che i rapporti tra i due si erano raffreddati. Ma ora si è giunti a un livello di ostilità che sembra difficile da ricucire. Il deterioramento del rapporto ha avuto effetti immediati e tangibili. Ciò soprattutto sul fronte economico. A tal proposito, infatti, la reazione dei mercati non si è fatta attendere. Il titolo Tesla ha subito un crollo verticale in borsa. Chiudendo con una perdita del 14% in una sola giornata, dopo aver toccato un picco negativo del 16%. Tale crollo si è tradotto in circa 150 miliardi di dollari di valore bruciato. È evidente che gli investitori abbiano interpretato lo scontro come una potenziale minaccia al futuro dell’impero di Musk.
Trump e Musk: i primi risvolti della loro “rottura”
Il timore principale riguarda ora l’effetto che tale situazione potrebbe avere sulle prospettive normative per Tesla. Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, infatti, gioca un ruolo chiave nell’autorizzazione dei progetti più ambiziosi di Musk. Come, ad esempio, i robotaxi e il Cybercab. Si vociferava da tempo che l’amministrazione stesse preparando un pacchetto normativo su misura per favorire tali innovazioni, ma con il deterioramento dei rapporti politici, tutto potrebbe complicarsi.
Ross Gerber, CEO di Gerber Kawasaki, ha commentato la situazione in modo lapidario. Secondo quanto dichiarato tale scontro potrebbe creare un’onda negativa che potrebbe ritorcersi contro Tesla. Ciò sia sul piano normativo che in termini di nuove indagini governative. Non è un timore infondato, se si considera che l’Autopilot di Tesla è già stato oggetto di diverse inchieste. Considerando quanto detto, il “duello” tra Trump e Musk rischia di avere conseguenze ben più gravi e durature. Non resta che aspettare per scoprire i prossimi risvolti di tale vicenda.