Anche se ogni test di Starship sembra un mix tra un’esplosione spettacolare e un mezzo successo tecnico, Elon Musk non si arrende. Anzi, rilancia sempre. Stavolta ha parlato direttamente dalla Starbase in Texas, e l’obiettivo è chiaro: provare a mandare un razzo verso Marte già nel 2026. È un traguardo che suona incredibile, quasi fantascientifico — e Musk stesso ammette che le possibilità di riuscirci oggi sono solo “50 e 50”. Però, come sempre con lui, non è solo una questione di numeri: è questione di visione.
Starship tra fallimenti e sogni
Il razzo che dovrebbe tentare l’impresa è la versione 3 di Starship, ancora più alta e massiccia del modello attuale. Parliamo di 124 metri di tecnologia pura, un bestione completamente riutilizzabile, pensato per abbattere i costi e aprire la strada a un vero e proprio traffico Terra-Marte. Fantascienza? Forse. Ma intanto lui ci prova.
L’ultimo volo test, il nono, è avvenuto il 27 maggio. Il razzo è arrivato nello spazio, poi però ha perso il controllo ed è finito nell’Oceano Indiano. Insomma, ancora niente atterraggio perfetto. Ma, come dice Musk, ogni test — anche quelli “in fiamme” — serve a raccogliere dati, capire cosa non va e migliorare il prossimo tentativo.
Il prossimo grande passo dovrebbe arrivare entro la fine del 2025, con il lancio della nuova Starship V3. E se tutto fila liscio, nel 2026 SpaceX spera di inviarne addirittura cinque verso Marte. Non con astronauti a bordo, ma con dei robot umanoidi: sì, proprio gli Optimus di Tesla. L’idea è che questi automi comincino a esplorare il terreno, magari a costruire qualcosa. Musk dice che vederne uno camminare su Marte sarebbe “epico”. E bisogna ammettere che, anche solo come immagine, ha ragione.
La vera sfida però sarà il rifornimento in orbita. Senza quello, non si va da nessuna parte: il carburante va caricato nello spazio per poter coprire la distanza fino a Marte con tutto l’equipaggiamento a bordo. E se non riescono a perfezionare questa fase, la missione del 2026 potrebbe slittare.
Ma Musk guarda già oltre. Tra il 2028 e il 2029 potrebbero partire una ventina di Starship per portare su Marte infrastrutture, attrezzature… e magari anche i primi umani. Il luogo scelto si chiama Arcadia Planitia: una pianura marziana con ghiaccio sotterraneo e buone condizioni di atterraggio. Non proprio un villaggio vacanze, ma un buon punto di partenza.
Il sogno finale? Una città autosufficiente da un milione di persone. Una nuova civiltà, indipendente dalla Terra, costruita razzo dopo razzo. Ma per ora, il primo obiettivo resta il prossimo volo. E sì, serviranno ingegno, pazienza… e magari anche un pizzico di fortuna.