Non sono più solo gli esperti o i professionisti della tecnologia a confrontarsi con l’IA. Al contrario oggi, milioni di italiani la utilizzano praticamente tutti i giorni. A tal proposito la fotografia scattata da Comscore attraverso la piattaforma MyMetrix, relativa al mese di aprile 2025, racconta un’evoluzione sorprendente. Sembra infatti che oltre 13 milioni di utenti italiani abbiano interagito con almeno un’app basata su AI. Si tratta del 28% della popolazione attiva online. Un salto in avanti del 31% rispetto all’inizio dell’anno, con un aumento ancora più netto (+51%) del tempo trascorso su queste piattaforme.
L’AI si diffonde nei social e tra gli over 45
ChatGPT, sviluppato da OpenAI, guida questa trasformazione. Con 11 milioni di persone nel solo mese di aprile, rappresenta lo strumento AI più usato in Italia. È soprattutto tra i giovani che si registra un’adozione rilevante. Quasi il 45% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni lo ha utilizzato, seguiti da circa il 34% nella fascia 25-34. Meno coinvolti, ma comunque in crescita, gli over 45, tra i quali solo il 16,7% fa uso dell’app. La componente femminile domina leggermente, il 51,9% degli utilizzatori è donna.
Il fenomeno però non si limita alle app, ma anche sui social, l’attenzione verso l’AI è esplosa. Secondo i dati raccolti da Comscore tramite la piattaforma Social, i contenuti che citano ChatGPT e OpenAI hanno registrato una crescita impressionante nelle visualizzazioni video, +699% rispetto allo stesso periodo del 2024. TikTok e YouTube si sono rivelati i principali veicoli di diffusione, rendendo l’AI un tema virale. Tra le alternative più utilizzate, spicca Microsoft Copilot, apprezzata soprattutto dagli adulti. In controtendenza, l’app cinese DeepSeek resta per ora marginale, con appena 308.000 utenti italiani.
A riguardo si è espresso, Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, il quale sottolinea come l’AI stia superando la fase dell’adozione iniziale. La tecnologia sta rapidamente diventando parte integrante della vita quotidiana delle persone. Se la tendenza prosegue, assisteremo a una delle trasformazioni digitali più rapide e profonde della storia.