Android 16
Google continua a sviluppare una modalità desktop nativa per Android, già visibile nelle build preliminari di Android 16 ma destinata, con ogni probabilità, a un rilascio stabile solo con Android 17. La funzionalità permette di trasformare lo smartphone in un ambiente desktop, tramite collegamento a uno schermo esterno. Il sistema ricorda per molti aspetti quanto già realizzato da Samsung con DeX, ma con l’obiettivo di portare l’esperienza su una base Android standard, accessibile a tutti i produttori.
Le funzionalità della modalità desktop
La modalità desktop presente nelle versioni di test di Android 16 consente l’apertura di più finestre mobili, ridimensionabili e spostabili. L’interfaccia prevede una barra delle applicazioni in stile desktop con accesso rapido alle app recenti, un cassetto delle applicazioni in stile menu Start, e il supporto al multitasking avanzato. Lo smartphone resta operativo in parallelo, permettendo di lavorare sullo schermo esterno senza bloccare l’uso del dispositivo.
Attualmente la funzione è attivabile tramite le opzioni sviluppatore, e necessita di un collegamento USB-C a un monitor compatibile. L’interazione con mouse e tastiera Bluetooth è pienamente supportata, offrendo un’esperienza d’uso che si avvicina a quella di un portatile entry-level. Tuttavia, la reattività dell’interfaccia, la gestione delle finestre e la compatibilità con alcune app sono ancora limitate, segno di una funzionalità ancora in fase di lavorazione.
Nonostante la presenza della modalità desktop in Android 16, le attuali build suggeriscono che Google non intenda ancora integrarla nella release pubblica. I segnali più concreti indicano un rinvio alla versione successiva del sistema operativo. L’interfaccia è ancora instabile e non esente da bug, e manca un’integrazione profonda con i launcher e le app di sistema.
Il passaggio a una modalità desktop completa richiede un adattamento di Android a un contesto d’uso radicalmente diverso. Oltre all’interfaccia, è necessario garantire una gestione efficiente delle risorse, supporto coerente a tutte le risoluzioni e un comportamento predicibile delle app in finestra. Google sembra intenzionata a evitare un rilascio prematuro, preferendo posticipare l’introduzione a una versione più matura del sistema.
L’introduzione di una modalità desktop nativa segnerebbe un cambiamento profondo nell’approccio ad Android. Fino a oggi, queste funzioni sono state appannaggio di produttori specifici, con implementazioni proprietarie limitate a determinati modelli. Con l’arrivo di una soluzione ufficiale, ogni dispositivo compatibile potrebbe offrire un’esperienza simile a quella di un PC portatile, con evidenti vantaggi in mobilità, produttività e versatilità.