mercoledì, Aprile 30, 2025

Microsoft si allontana dalla struttura di controllo di OpenAI dopo mesi di tensioni

Microsoft rinuncia al ruolo nel board di OpenAI per ridurre i rischi normativi, ma conferma la collaborazione tecnica e commerciale

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Microsoft ha deciso di ridurre il proprio ruolo nel consiglio di OpenAI, limitandosi ora a una presenza non vincolante come osservatore. La scelta arriva dopo mesi di conflitti interni e pressioni normative, e rappresenta un segnale chiaro di ridefinizione dei rapporti tra le due aziende, pur mantenendo attiva la collaborazione tecnica e commerciale.

Fine del ruolo formale nel board di OpenAI

Secondo quanto emerso, Microsoft non avrà più un rappresentante con potere decisionale all’interno del consiglio di OpenAI. La posizione di osservatore, introdotta nel 2023 per garantire trasparenza e allineamento strategico, non sarà rinnovata. L’azienda continuerà a collaborare strettamente sul piano tecnico, ma senza più influenzare direttamente la governance interna della fondazione che controlla OpenAI.

La decisione segue le tensioni emerse nel novembre 2023, quando Sam Altman venne rimosso e poi reintegrato come CEO di OpenAI. In quell’occasione, Microsoft si era schierata con Altman, contribuendo al suo ritorno e sostenendo un gruppo separato di ricerca come piano alternativo.

Uno dei motivi alla base del ritiro è da ricondurre alle preoccupazioni espresse dalle autorità antitrust statunitensi ed europee, che da tempo esaminano il rapporto tra Microsoft e OpenAI per verificarne la compatibilità con le normative sulla concorrenza. L’uscita dal board consente a Microsoft di evitare ulteriori indagini e accuse di controllo eccessivo su una delle aziende più influenti del settore AI.

Il nuovo assetto riflette anche un riequilibrio tra autonomia operativa di OpenAI e interessi commerciali di Microsoft, che ha investito miliardi nella startup ma sembra ora preferire una posizione più defilata ma stabile.

Nonostante la rimozione dal consiglio, la partnership strategica tra Microsoft e OpenAI resta attiva. L’azienda continuerà a integrare i modelli GPT nelle proprie piattaforme, da Azure a Copilot, e a offrire servizi cloud su misura per l’AI generativa. Anche lo sviluppo congiunto di tecnologie e API proseguirà senza cambiamenti sostanziali.

Il cambio di assetto riguarda esclusivamente la partecipazione formale alla governance e non interrompe il flusso di cooperazione tecnica.

Con l’uscita dal consiglio di OpenAI, Microsoft ridefinisce il proprio ruolo nella partnership, mantenendo una relazione commerciale e tecnologica solida, ma prendendo le distanze dalla gestione interna. Una mossa che punta a ridurre il rischio normativo e a preservare l’alleanza strategica senza vincoli diretti sulla governance.

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