Dal 1° marzo 2025, TIM applicherà una serie di aumenti tariffari che interesseranno diverse offerte, tra cui i servizi di linea fissa, TIMVISION Light e i pacchetti che includono Disney+ e Netflix. L’azienda ha giustificato questa decisione citando la necessità di sostenere gli investimenti per lo sviluppo delle reti di nuova generazione e di adattarsi ai cambiamenti delle condizioni di mercato. I clienti interessati sono stati informati attraverso messaggi inseriti nella fattura di gennaio 2025, oltre a notifiche via SMS nei casi previsti.
TIM e gli aumenti: ecco cosa sapere
Gli incrementi previsti variano a seconda delle offerte. Per i servizi di linea fissa, i rincari oscillano tra i due e i tre euro al mese, mentre gli abbonati a TIMVISION Light vedranno un aumento mensile di un euro. Per chi usufruisce di pacchetti che includono piattaforme di streaming come Disney+ e Netflix, l’aumento sarà compreso tra uno e tre euro al mese, in base alla configurazione specifica dell’abbonamento. Alcune modifiche entreranno in vigore già dal 23 febbraio, anticipando così l’effettiva data del primo marzo.
Secondo quanto comunicato, le promozioni già attive continueranno a essere valide senza variazioni, e per chi usufruisce di TIMVISION Light come parte di un’offerta TV a pagamento, non verrà applicato alcun costo aggiuntivo. Tuttavia, per tutti gli altri clienti, l’aumento sarà effettivo e dovrà essere tenuto in considerazione per valutare eventuali modifiche al proprio piano.
Come previsto dalla normativa, i clienti che non intendono accettare le nuove condizioni contrattuali hanno il diritto di recedere senza penali o costi di disattivazione. La richiesta di recesso può essere inoltrata tramite i canali ufficiali di TIM, tra cui il Servizio Clienti e l’area riservata MyTIM, oppure attraverso comunicazioni scritte. Il termine per presentare la disdetta è fissato al 31 marzo 2025, con scadenze anticipate per gli aumenti che partiranno già a febbraio.
Coloro che utilizzano un decoder TIMVISION in comodato d’uso dovranno restituirlo entro trenta giorni in caso di recesso, rispettando le indicazioni fornite dall’azienda. Anche per chi ha attivato pagamenti rateali in corso, TIM offre soluzioni personalizzate per gestire i costi residui.