venerdì, Marzo 7, 2025

DVB-T2: nuove proteste in arrivo, cosa succede?

di Margareth Galletta

DVB-T2Il panorama tecnologico mondiale ha raggiunto nuove vette. Un esempio è rappresentato dalle innovazioni presentate al CES 2025. Qui i televisori di ultima generazione hanno mostrato prestazioni straordinarie. Grazie a schermi ultra-definiti, tecnologie di intelligenza artificiale integrate e sistemi audio immersivi. Tale straordinario progresso stride fortemente con la situazione attuale delle emittenti televisive locali italiane. Quest’ultime si trovano in grave difficoltà nel processo di transizione al nuovo standard di trasmissione DVB-T2/HEVC.

DVB-T2: dettagli sul rallentamento

Le grandi emittenti nazionali riescono a offrire contenuti in alta definizione. Ciò grazie a risorse economiche e tecnologiche adeguate. Lo stesso non accade con le televisioni locali italiane. Quest’ultime sono costrette a operare con infrastrutture obsolete e standard di trasmissione superati. Tale divario tecnologico penalizza gravemente la competitività delle emittenti locali. Il risultato è un progressivo impoverimento del pluralismo informativo e una riduzione della varietà dei contenuti di prossimità.

I ritardi per il passaggio al DVB-T2/HEVC finire per frenare anche gli investimenti delle emittenti locali. Quest’ultime sono riluttanti a investire in nuove tecnologie senza certezze sui tempi di completamento della transizione. Tale incertezza rischia di bloccare l’innovazione e di rallentare il processo di modernizzazione.

Aeranti-Corallo, associazione che rappresenta le emittenti locali italiane, ha lanciato un appello urgente alle istituzioni competenti. È stato chiesto l’uso di un cronoprogramma vincolante. Ciò al fine di attuare il completamento della transizione al nuovo standard. Inoltre, sono necessarie misure di sostegno economico. Per agevolare il processo di adeguamento tecnologico delle emittenti locali. Solo attraverso interventi concreti e tempestivi sarà possibile garantire un reale pluralismo informativo. Inoltre, tali interventi permetterebbero a tutte le realtà televisive di sfruttare appieno le nuove tecnologiche.

In un’epoca in cui l’innovazione corre veloce, è fondamentale che anche il settore televisivo locale italiano possa evolversi. Al fine di rispondere alle nuove esigenze del pubblico e rimanere competitivo. Il futuro della televisione italiana passa attraverso un deciso investimento nella modernizzazione tecnologica e nella valorizzazione delle diversità culturali e territoriali.

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