Il presunto Motorola RAZR 60 Ultra è appena stato fabbricato in India: il BIS, l’acronimo di Bureau of Indian Standards, ha infatti caricato nel proprio database uno smartphone con nome in codice XT2551, e benché non ci siano altri elementi di identificazione è interessante osservare che il diretto predecessore, il RAZR 50 Ultra, in particolar modo, ha codice XT2451. Purtroppo non ci sono informazioni aggiuntive a corredo, ma possiamo ragionare e speculare un pochino sulle tempistiche.
Ecco ciò che sappiamo
Ad ogni modo, il RAZR 50 Ultra era stato certificato dallo stesso BIS ad aprile 2024; il lancio globale era poi avvenuto a giugno. Possiamo dire che, giorno più giorno meno, il successore è stato certificato tre mesi prima: questo anticipo si manterrà anche in relazione al lancio? Difficile a dirsi, ma è plausibile. Di solito le certificazioni come queste sono parte dell’ultima fase della gestazione di un prodotto: avvengono quando lo sviluppo è ormai praticamente ultimato e la produzione in massa è pronta a partire.
C’è da considerare che in generale i pieghevoli a conchiglia sono piuttosto apprezzati, perché da una parte sono particolari e innovativi in un mercato ormai piuttosto piatto e poco eccitante, da un’altra parte non hanno prezzi esorbitanti come i “cugini” pieghevoli a libro. C’è almeno un altro produttore che, secondo indiscrezioni molto recenti, starebbe accelerando i tempi sul rilascio del suo prossimo pieghevole a conchiglia, ovvero Xiaomi.
Cenno storico sul mercato
Motorola è stata la primissima azienda a portare sul mercato un “Flip”, facendo affidamento sul suo storico brand RAZR. È stata anche tra le prime a implementare una strategia a due modelli, un top di gamma, per l’appunto l’Ultra, e uno un pochino meno prestigioso ma con un prezzo più accessibile. Per ora è emerso solo l’Ultra della prossima generazione, ma siamo abbastanza sicuri che la strategia a due modelli continuerà anche quest’anno. Insomma delle novità interessantissime.