Il motore a forma di ciambella presentato da Donut Lab al CES di Las Vegas cambia le regole del gioco tra le auto elettriche. Certo, quel che colpisce è il suo design innovativo, ma ciò che sorprende davvero è il come viene posizionato. Il motore infatti si integra direttamente nelle ruote, eliminando la necessità di sistemi di trasmissione ingombranti. Il peso? Altro aspetto straordinario: soli 40 kg. In tal modo, con un peso così esiguo, offre una soluzione più leggera e efficiente rispetto ai tradizionali motori elettrici.
Le prestazioni sono anch’esse molto impressionanti. La versione più potente sviluppa 845 CV e 4.300 Nm di coppia. Essa consente poi livelli di accelerazione a dir poco fantastici. In un veicolo a trazione integrale, quattro di questi motori possono raggiungere 3.380 CV complessivi, con una coppia di 17.200 Nm. Un risultato incredibile per un sistema così compatto. L’assenza di alberi di trasmissione riduce ancor di più il peso e migliora l’efficienza. La connessione diretta tra motore e cerchio, inoltre, permette un controllo preciso della forza motrice.
Versatilità senza precedenti per un motore circolare
Donut Lab non si ferma alle auto sportive. Sta sviluppando varianti del motore per diversi utilizzi. Per i veicoli commerciali, ad esempio, è in arrivo una versione da 272 CV e 3.000 Nm di coppia. Anche gli scooter elettrici potranno beneficiare di una versione più compatta da 22 CV. L’innovazione si spinge ancora oltre. Donut Lab lavora su un motore ultraminiaturizzato da 120 mm di diametro e 4 CV, pensato per droni. Una soluzione che potrebbe trasformare il settore della mobilità urbana e i sistemi di guida autonoma.
Questa tecnologia offre un equilibrio ottimale tra prestazioni, efficienza e compattezza. È il futuro della propulsione elettrica? Forse. Molto dipenderà dalle applicazioni reali e dalle collaborazioni con le grandi case automobilistiche. Con questa innovazione, Donut Lab punta a rivoluzionare non solo il mercato automobilistico, ma anche quello dei mezzi leggeri e dei droni. Il potenziale è immenso. Se adottato su larga scala, il motore a ciambella potrebbe ridefinire l’idea stessa di mobilità sostenibile.