Meta, il colosso che gestisce Facebook, Instagram e Threads, ha annunciato un cambiamento radicale nella gestione dei contenuti. Mark Zuckerberg, CEO dell’azienda, ha comunicato la decisione in un video pubblicato sul proprio profilo, anticipando la fine del programma di fact-checking. Gli accordi con le società esterne dedicate al controllo delle notizie verranno interrotti, mentre il monitoraggio dei contenuti sarà affidato alle “Community Notes”. Questo sistema consentirà agli utenti con una qualifica minima di aggiungere annotazioni ai post più controversi, simile a quanto avviene sulla piattaforma X di Elon Musk.
La nuova rotta di Meta secondo Zuckerberg
Le regole per la pubblicazione verranno semplificate, con filtri automatici che interverranno solo sui contenuti più gravi, come terrorismo, pedopornografia e traffici illeciti. Tutto il resto circolerà liberamente, rischiando di trasformare le piattaforme di Meta in spazi senza limiti, già noti per episodi di disinformazione e discorsi d’odio. Secondo Zuckerberg, il fact-checking era ormai percepito come uno strumento di censura, allontanando l’azienda dal suo presunto impegno verso la libertà di espressione.
Il cambiamento arriva in un contesto già complesso, soprattutto in Europa, dove il regolamento Digital Services Act richiede ai giganti digitali di limitare la diffusione di notizie false. La decisione potrebbe comportare sanzioni per Meta, ma la società sembra pronta ad affrontare le conseguenze. Negli Stati Uniti, invece, il nuovo approccio riflette una visione più permissiva della libertà d’espressione.
Oltre al fact-checking, anche molte politiche aziendali verranno modificate. Restrizioni su temi come immigrazione e identità di genere saranno ridotte, lasciando spazio a un dibattito più libero, anche se potenzialmente divisivo. I sistemi automatici interverranno solo su segnalazione e per le violazioni più gravi, mentre l’intelligenza artificiale potrebbe avere un ruolo crescente nella gestione dei contenuti. La penalizzazione dei post borderline, adottata negli ultimi anni, sarà diminuita, garantendo pari visibilità a tutti i contenuti.
Infine, Meta intende spostare il proprio team dedicato alla moderazione dai liberali ambienti californiani a stati più conservatori come il Texas. Parallelamente, i contenuti politici torneranno ad avere un ruolo centrale nei feed degli utenti, segnando un ritorno alle origini della piattaforma.