energia spazio

Un nuovo ambizioso programma dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) potrebbe portare alla tanto desiderata energia pulita e illimitata. A quanto pare, tramite il nuovo progetto SOLARIS, l’Agenzia punta ad estrapolare l’energia solare direttamente dallo Spazio. Di fatto, si tratta di una fonte di energia rinnovabile da cui poter attingere praticamente all’infinito. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

 

 

Energia solare illimitata: ecco il programma dell’ESA

L’energia solare illimitata sarebbe provvidenziale e non solo per questo periodo storico. Infatti, si direbbe addio ai combustibili fossili e si darebbe una grande mano alle altre fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico e il geotermico che da sole potrebbero non bastare.

Nello spazio il Sole non tramonta mai: è una fonte di energia sempre accesa e potrà fornire energia illimitata, pulita e probabilmente anche sicura. Questa verrà raccolta con delle centrali solari orbitali e verrà inviata sulla Terra. Come funzionano queste centrali?

In soldoni, una centrale solare orbitale è composta da tre strutture: una stazione orbitante gigantesca fatta da pannelli solari ultra efficienti, un’antenna che converte l’energia accumulata delle celle in microonde da inviare sulla Terra e una centrale terrestre basata su un’enorme “rectenna” che riceve le microonde e le converte in energia elettrica.

 

 

Cosa “ferma” ancora la realizzazione delle centrali?

Tuttavia, ci sono ancora dei nodi da sciogliere prima che le centrali vengano realizzate. Infatti, realizzare strutture di questo tipo necessita di miliardi di euro da investire, poiché si tratta di costruire delle apparecchiature molto avanzate dal punto di vista tecnologico. Di fatto, assemblare delle infrastrutture nello spazio, fornire dei pannelli fotovoltaici molto efficienti e convertire l’energia, non è di certo una cosa da poco.

Inoltre, non si deve neanche sottovalutare l’impatto che possono avere le microonde sulla salute umana, degli animali e dell’ecosistema. Oltre alla verifica della compatibilità con aerei e sistemi satellitari.

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