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I recenti dati aziendali condivisi da Netflix mostrano valori a cui l’azienda non era più abituata. Dopo 10 anni di crescita ininterrotta è, purtroppo, arrivato il primo trimestre che fa registrare dati negativi.

Il servizio di streaming ha perso oltre 200 mila abbonati rispetto a fine 2021 e le previsioni indicano che questo trend continuerà anche nei prossimi mesi. Gli analisti aziendali hanno cercato di individuare le principali cause di questo rallentamento e tra queste rientra certamente l’aumento dei prezzi.

Per offrire contenuti di qualità, Netflix sta aumentando i prezzi con una certa regolarità. Una situazione che certamente scontenta più di qualche utente che quindi decide di abbandonare il servizio.

 

Netflix vuole contrastare il calo di abbonamenti ed è pronta a introdurre nuovi piani più economici per venire incontro alle esigenze dei propri utenti

Al fine di riacquistare parte dell’utenza persa, la piattaforma di streaming sta valutando l’introduzione di un nuovo piano di abbonamento economico. Gli utenti potranno quindi abbonarsi ad un prezzo vantaggioso ma saranno presenti varie pubblicità.

Il modello è ancora in fase di sviluppo, ma sembra ricordare la politica adottata da Google con YouTube. I film e le serie TV potrebbero essere intervallate da alcuni spot pubblicitari che permetteranno di mantenere bassi i costi di abbonamento.

Il fondatore Reed Hastings ha affermato: “Chi segue Netflix da tempo sa quanto sono contrario alle complessità derivanti dalla pubblicità e quanto sia favorevole alla semplicità degli abbonamenti. Tuttavia, sono anche favorevole alle scelte dei consumatori e se loro chiedono un servizio dal prezzo più contenuto e con pubblicità, possiamo dare loro quello che chiedono“.

Questa dichiarazione lascia intendere che Netflix sta valutando la possibilità di realizzare questa tipologia di abbonamento. L’obiettivo è quello di offrire ai consumatori esattamente ciò che vogliono e tornare a far crescere il servizio di streaming.

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