La missione DART inaugurata dalla NASA ha finalmente avuto inizio, il titolo nella traduzione letterale significa dardo o freccetta e dunque suggerisce bene quale sia l’obbiettivo finale, ovvero colpire un bersaglio, ed è proprio così, seguendo lo stile del film Armageddon, l’idea è quella di colpire un asteroide o in questo caso, un sistema binario composto dall’asteroide Dydimos e la sua luna Dimorphos, con l’obbiettivo di deviarne la direzione.

 

Il lancio nella giornata di ieri

La missione ha dunque preso luogo nella giornata di ieri, quando DART è stato lanciato da un razzo SpaceX Falcon 9 alle ore 7:21 (ora italiana), esso viaggerà verso il sistema binario per poi impattare e consentire lo studio dell’impatto cinetico, l’obbiettivo è quello di deviare la traiettoria dell’1%, un valore che sembra piccolo ma che se esteso per milioni di Km indica una variazione di rotta di un’ampiezza decisamente considerevole.

Per chi non lo sapesse l’asteroide Dydimos ha un diametro di circa 780 metri, mentre quello della luna Dimorphos ne misura 160, però non c’è da preoccuparsi assolutamente per il nostro pianeta, la NASA considera come “potenzialmente pericoloso” qualsiasi oggetto che si trovi entro 7,4 milioni di chilometri dalla Terra e che misuri più di 140 metri di diametro, dunque si tratta di una misura convenzionale ma che non è indice di immediato pericolo per la vita.

Ovviamente però lo studio serve nel caso dovessimo fronteggiare veramente una situazione di possibile impatto con la Terra, in modo da arrivare preparati e da poter deviare l’eventuale corpo che minaccia di colpirci in pieno.

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