Netflix

La piattaforma di streaming californiana più famosa del pianeta sta per cambiare una delle sue politiche interne in merito la valutazione delle proprie serie TV offerte ai clienti, il colosso ha deciso di andare oltre l’attuale valutazione dei due minuti di visualizzazione nei primi 28 giorni per passare alle ore totali di visualizzazione accumulate sempre nell’arco dei primi 28 giorni.

La società in realtà già da un po’ di tempo stava sperimentando questa possibilità, solo ieri però l’ha resa ufficiale attraverso una lettera  agli investitori pubblicata in occasione dell’ultimo rapporto finanziario trimestrale.

 

Una scelta ritenuta migliore in termini di precisione nell’indicazione

Netflix ha giustificato questa scelta valutando tale metro di misura leggermente migliore rispetto al classico standard dei due minuti, dal momento che tiene conto anche di tutti coloro che hanno riguardato da zero un determinato contenuto e tra l’altro, perchè si uniforma anche con le metodologie degli analisti esterni, effettivamente spesso i “due minuti” sono stati oggetto di critica, dal momento che spesso per molti titoli in due minuti non si superano nemmeno i titoli di testa.

Tutto ciò all’atto pratico ha prodotto dei risultati che, sebbene in alcuni elementi ricalchino quelli precedenti, sono nettamente diversi, per verificare basta guardare le due tabelle pubblicate da Netflix in cui sono presenti le top ten ottenute con un a l’letro metro di valutazione, The Irishman ad esempio, schizza in terza posizione con il nuovo metro mentre prima non era nemmeno in classifica.

Ovviamente sorge spontaneo pensare che questo metro avvantaggi in automatico i titoli più lunghi come durata e numero di episodi, non a caso in molti hanno proposto di normalizzare le valutazioni dividendo per il numero di ore totali in modo da ponderare le valutazioni, ciò non toglie che però i titoli più lunghi corrono anche il rischio di un calo di interesse o di un peggioramento che porti la community a non visualizzarlo più tramite un semplice passaparola.

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