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Il sodalizio tra Huawei e Honor è giunto al termine. Dopo tante indiscrezioni e anticipazioni, arriva la conferma ufficiale che Huawei ha venduto Honor. Questa scelta è stata presa per permettere all’ex sub-brand di sopravvivere e crearsi una propria storia.

La recente crisi che ha colpito Huawei legata al Ban imposto dagli Stati Uniti ha avuto ripercussioni sia sul marchio stesso che su tutte le aziende vicine. Come si può leggere sul sito ufficiale di Huawei, l’azienda ha deciso di scorporare il brand con un cambio netto di proprietà. Tutti gli asset di Honor passano quindi in mano a Shenzhen Zhixin New Information Technology.

Questa nuova società è composta da varie aziende che permetteranno al brand di sopravvivere. Infatti si tratta di venditori e distributori di Honor che ne conserveranno intatto il valore e permetteranno ai fornitori di continuare nel loro lavoro. In questo modo, la nuova azienda sarà libera da ogni vincolo e potrà operare in libertà sul mercato.

Honor non fa più parte dell’ecosistema Huawei

Al termine del passaggio di proprietà, Honor sarà completamente indipendente da Huawei. Il gigante cinese infatti non possiederà nessuna azione del brand ne tanto meno avrà potere decisionale. La nuova compagnia sarà totalmente indipendente e opererà sul mercato in autonomia.

Molto probabilmente, per i primi tempi Honor manterrà lo stesso posizionamento scelto da Huawei. Infatti, sin dalla fondazione nel 2013, Honor è stato pensato per essere un marchio che puntava ai giovani. I device coprivano le esigenze dei consumatori dalla fascia bassa fino a quella medio-alta sempre nel rispetto dei prezzi competitivi. Questa scelta ha permesso di spedire oltre 70 milioni di device all’anno. 

Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sul passaggio di proprietà. Resta un mistero anche il valore economico dell’operazione. Precedenti indiscrezioni svelate da Reuters ipotizzavano circa 15 miliardi di dollari. Al momento però nessuna delle parti coinvolte ha commentato la notizia in questo senso.

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